Ieri mattina, dunque, i magistrati di Torre Annunziata hanno fatto il punto della situazione con i Celentano e il loro avvocato. La sensazione è che l’indagine sia davvero a una svolta. Ora non resta che l’archiviazione o l’iscrizione di un nome nel registro degli indagati. Se ne saprà di più nelle prossime ore.
Per oltre otto ore in procura per rispondere alle domande degli inquirenti e per ricordare quanto accaduto cinque anni fa, quando i familiari di Angela furono coinvolto in quello che ancora sembra un vero e proprio intrigo. Da quando, cioè, una ragazza di nome Celeste Ruiz contattò i Celentano affermando di essere Angela, di trovarsi oltreoceano e di non voler essere cercata. I genitori e le sorelle della bambina scomparsa hanno analizzato le varie tappe della vicenda dal 2010 a oggi, confrontandole con i risultati delle indagini svolte in Messico dall’Interpol.
Nei giorni scorsi, infatti, gli investigatori sono tornati dal Paese centramericano dove sono stati in missione tra gennaio e giugno. In questi sei mesi l’Interpol e la Procura della Repubblica di Torre Annunziata hanno dato la caccia a Celeste Ruiz, facendo i conti con non poche difficoltà. Due su tutte: in Messico scompaiono in media più di 200mila persone l’anno e non vige alcun obbligo di comunicare i cambi di residenza. Nel corso delle indagini, inoltre, c’è stato un cambio alla guida del Ministero della Giustizia messicano. Secondo quanto trapela dalla Procura di Torre, i nuovi vertici si sono mostrati più collaborativi nei confronti degli investigatori e degli inquirenti italiani rispetto al passato. E questo avrebbe consentito di cogliere la superficialità con cui le autorità messicane avrebbero condotto le indagini fino a quel momento. Tanto che la Procura oplontina è stata costretta a effettuare una rogatoria internazionale per compiere ulteriori atti di indagine in Messico.
I familiari di Angela Celentano, la bambina di Vico Equense scomparsa il 10 agosto 1996 durante una gita sul monte Faito, sono stati ascoltati ieri mattina come persone informate sui fatti dai magistrati della Procura della Repubblica di Torre Annunziata. L’audizione è stata richiesta dal procuratore Alessandro Pennasilico e dal sostituto Francesco Vittorio Natale De Tommasi, che indaga sulla pista messicana dal 2010.