Alle ore 17,25 inizia il primo consiglio comunale dell’amministrazione Ranieri. A presiederlo è stato Pasquale Ciaravola, perché per legge, spetta al consigliere comunale primo eletto della lista o partito più votato della minoranza. La prima seduta ha registrato l’assenza giustificata del senatore Auricchio con una nota scritta.
Si è partiti subito con una nota dolente per il neo sindaco, quando il consigliere Angelo Annunziata, eletto nella lista “ La Campana” a sostegno proprio di Ranieri ha criticato prima l’orario della convocazione e per questo motivo e in quest’orario che lui “cerca di fare cose più utili e non un consiglio comunale” e al termine del suo intervento lascerà la seduta pubblica. Tra l’altro lo stesso Annunziata, ha dichiarato di non essere passato nelle file della minoranza, ma non appoggia nemmeno la maggioranza, resta al momento in attesa di comunicazioni da parte del primo cittadino. Il primo punto saliente, dopo il giuramento del Sindaco, è stato la proclamazione del Presidente del Consiglio Comunale e del Vice-Presidente. Il Presidente del Consiglio è organo super partes garante del rispetto del ruolo dei consiglieri, siano essi di maggioranza o di minoranza, e delle norme che regolano lo Statuto e del regolamento del Consiglio. La maggioranza, tramite un intervento del consigliere Annunziata, ha chiesto che i voti fossero indirizzati sul consigliere De Simone e qui c’è stato l’indice puntato dell’avv. Aquino che dopo gli auguri di rito, ha espressamente dichiarato che la partenza della nuova amministrazione non è stata positiva soprattutto in virtù di spartizioni politiche da rispettare.
L’avvocato continua, rigettando al mittente la proposta avanzata dalla maggioranza sulla candidatura De Simone, anzi dichiara che quando si hanno realmente a cuore le sorti del paese ci si confronta, e questo è stato un brutto modo di confrontarsi fra maggioranza e minoranza in un ruolo di garanzia e non di amministrazione e si interroga su cosa la maggioranza abbia temuto su questa scelta.
Al termine dell’intervento si è proceduto alla votazione e con undici voti favorevoli e quattro astenuti (i consiglieri di minoranza) c’è stata l’immediata esecutività dell’elezione come Presidente del Consiglio Comunale Giuseppe De Simone. Il vice presidente, con voto unanime, è stato eletto Pasquale Ciaravola. Nominata anche la commissione elettorale dove sono stati nominati i consiglieri Autilia Carillo, Antonio Vaiano e Maria Grazia Sabella. Il sindaco poi ha presentato gli assessori che guideranno la macchina amministrativa di Terzigno, chi cercherà di cambiare questo paese. La miglior classe dirigente che si potesse offrire al popolo di Terzigno, la scelta del singolo assessore è stata fatta in maniera democratica e nella consapevolezza delle capacità del singolo. Gli assessori sono Francesco Nappo (vice sindaco), Genny Falciano, Rosalba Boccia, Fernando Mughetto e Vincenzo Ranieri. Una squadra che si è attivata dal primo giorno dichiara il primo cittadino, una squadra che già sta dando i primi risultati, noi dobbiamo dare le risposte alla cittadinanza, dobbiamo affrontare il popolo di Terzigno, dobbiamo far riemergere la nostra cara e amata Terzigno.
Punto di discussione è stato il disavanzo tecnico che la nuova amministrazione deve fronteggiare, un disavanzo di tre milioni e 800 mila circa, che deve essere risanato e ripianato frutto di cattiva gestione del passato. Questa cifra, scaturita da un accertamento, peserà sul bilancio comunale per i prossimi trenta anni, perché questa è stata la formula adottata dalla nuova amministrazione. Su questo punto è intervenuto oltre all’avv. Aquino, che non condivide per niente questa scelta, perché un amministratore lungimirante non spalma il debito su trenta anni, ma cerca in ogni modo di affrontare e cercare una soluzione a breve termine, anche Stefano Pagano che ha retto le sorti di Terzigno negli ultimi due anni, causa il procedimento della legge Severino applicata all’allora primo cittadino Domenico Auricchio. Pagano ha lanciato un appello alla maggioranza di far intervenire la magistratura qualora fossero registrate inadempienze nei contratti stipulati negli anni scorsi. Una commissione d’inchiesta per rendere trasparente i contratti e le azioni compiute sotto la sua gestione, chi ha sbagliato deve pagare, perché anche noi teniamo alle sorti della nostra Terzigno.
Nando Zanga