A Scafati la nuova ondata di atti criminali ha messo di nuovo sotto i riflettori l’importanza di garantire la sicurezza per i cittadini.
Già nei mesi scorsi l’associazione Scafati Città Partecipata ha posto l’accento sul dovere dell’amministrazione locale di incrementare la vigilanza tramite il potenziamento di sistemi di videosorveglianza nelle aree critiche della città; oggi, mercoledì 15 luglio, la stessa associazione ripresenta a Palazzo Meyer una nuova richiesta di mobilitazione per l’introduzione e il potenziamento delle telecamere in zone nevralgiche di Scafati.
Queste le parole del presidente di Scafati Città Partecipata, Adriano Nappi, che spiega i motivi che lo hanno portato a muovere questa nuova istanza: “Sono troppo gravi i recenti che fatti di cronaca hanno portato alla luce veri e propri atti vandalici nei confronti degli arredamenti pubblici; queste attività criminose vengono perpetuate verosimilmente da minori in fase adolescenziale e sarebbero facilmente localizzabili dalle forze dell’ordine con strumentazioni idonee.
E’ stato dimostrato che la semplice presenza di apparati di videosorveglianza crea già un valido deterrente utile a preservare l’incolumità delle persone e il patrimonio pubblico interessato.
Per questo motivo oggi ci siamo recati presso gli uffici comunali a protocollare una nuova istanza in cui chiediamo che venga potenziato il servizio di videosorveglianza sul territorio comunale, in quanto l’impianto di videosorveglianza risulta un potenziale strumento utile ai fini della tutela del patrimonio pubblico e alla prevenzione e repressione di attività illecite.
Chiediamo quindi di installare telecamere per videosorveglianza in via Chiesa Madre, presso la Piazza Vittorio Veneto, e nei pressi dell’Auditorium Scafati Solidale.
Raffaele Cirillo