Sequestro di persona a scopo di estorsione, il tutto aggravato dal metodo mafioso. E’ con questa accusa che stamattina sono stati colpiti da un decreto di fermo della Dda di Napoli due pregiudicati ritenuti vicini al clan D’Alessandro di Castellammare.
Secondo le indagini dei carabinieri della compagnia di Castellammare avrebbero sequestrato e malmenato un imprenditore dedito alla fornitura di frutta a bar e pasticcerie del comprensorio stabiese.
Motivo? Fare spazio ad un’altra ditta che così non avrebbe avuto concorrenza sul territorio.
Questa mattina i militari hanno eseguito un decreto di fermo, spiccato dai magistrati dell’Antimafia di Napoli e firmato dai giudici del tribunale napoletano, nei confronti di Pasquale Vuolo e Michele Vicidomini, entrambi 37enni stabiesi considerati vicini al clan D’Alessandro di Scanzano.
In particolare l’azione violenta dei due 37enni, aggravata dal metodo mafioso, era diretta a fare fuori il concorrente e ricavare denaro con la fornitura di frutta a bar e pasticcerie che la utilizzavano per dolci ed altre leccornie.