Si avvia alle battute finali il processo per il crollo della schola Armaturarum degli Scavi di Pompei del 6 novembre 2010.
Nell’ultima udienza davanti al collegio della prima sezione penale del tribunale di Torre Annunziata è arrivata l’ultima testimonianza nel procedimento in cui l’unica imputata è un architetta in pensione.
“C’erano tracce evidenti di altri crolli intorno all’edificio, tutto fu causato da una bomba d’acqua che causò una frana simile a quella di Sarno”.
”Quattro giorni prima del crollo della Schola, gli scavi di Pompei furono teatro di precipitazioni straordinarie che causarono anche una sorta di lava di fango, che travolse anche una della pareti della Schola, indebolendo la struttura”.
Così ha deposto l’ultimo teste davanti alla prima sezione penale del tribunale di Torre Annunziata che si è conclusa con questa tesi: “la Schola crollò proprio a causa del muro danneggiato”.
Ora la sentenza è attesa per il prossimo mese di ottobre, mentre i giudici dovranno esaminare i documenti depositati dalla difesa.