Arrestato imprenditore del Salernitano: sequestro da 40 mln

finanza sequestroIl Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Salerno, nell’ambito delle indagini condotte dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica salernitana, ha eseguito oggi l’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti di Meluzio Morgan,

imprenditore di Battipaglia, e il sequestro di suoi beni per oltre 40 milioni di euro, su aziende e società prevalentemente operanti nei settori lattiero-caseario e della raccolta e smaltimento di rifiuti.

I reati contestati con l’avviso di conclusione delle indagini, notificato anche nei confronti di altri 18 soggetti, sono quelli di associazione per delinquere, intestazione fittizia di beni, tentata truffa aggravata ed emissione di fatture false.

Il provvedimento adottato dal Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Salerno si basa su approfondite indagini svolte dal Gruppo Investigazione Criminalità Organizzata del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza, che hanno consentito di ricostruire il complesso intreccio di interessi economici e societari riconducibili ai componenti della famiglia Meluzio, i cui capostipiti, Antonio e Angelo, sono risultati storicamente legati alla famiglia camorristica dei Maiale, come giudiziariamente accertato.

In particolare, è stato rilevato che, nel corso degli anni, al fine di mettere al sicuro il patrimonio di famiglia, i cui esponenti erano stati colpiti da più provvedimenti giudiziari, tra cui una condanna per associazione di tipo mafioso e diverse misure di prevenzione personali e reali, gli indagati hanno fatto sistematicamente ricorso a fittizie intestazioni di beni a favore di prestanome consapevoli e compiacenti, legati da vincoli di parentela e/o da risalente collaborazione, assicurandosi anche la riacquisizione di attività loro sottratte ai sensi della normativa antimafia.

Con la stessa metodologia del ricorso alle fittizie intestazioni di beni, gli investimenti del gruppo, con particolare riguardo al settore dei rifiuti, si sono estesi anche in Bulgaria, dove attraverso la creazioni di società ad hoc Meluzio Morgan ha tentato di ottenere alcune commesse pubbliche.

Dalle indagini è emersa la particolare propensione all’illecito e l’estrema spregiudicatezza criminale dimostrata dagli indagati, protagonisti di una molteplicità di illeciti nella gestione societaria. Tutta l’attività d’indagine ha consentito di delineare l’esistenza di un’articolata associazione per delinquere, ben strutturata e con diversi livelli gerarchici.

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