In cooperazione con le altre sigle sindacali la CISL ha saputo più volte calarsi in una difficile realtà fatta da ombre e luci: lo stallo e l’improduttività nella quale Ercolano ha vegetato per anni hanno notevolmente complicato il lavoro di chi , al di la di facili qualunquismi, è da sempre dalla parte del lavoratore. Il pensiero va al dirigente CISL Massimo Sannino, figura stimata in città e ben ramificata nelle problematiche comunitarie di un paese che stenta fortemente a creare occupazione.
Tante le potenzialità di una terra vulcanica già cara ai latini : pensiamo all’approdo borbonico di Villa Favorita, alla creazione di un porticciolo turistico con annesso mercatino ittico caratteristico o all’area archeologica che , se debitamente valorizzata, dovrebbe costituire il punto forte dell’economia locale.
Per non parlare del mercato dell’usato di Pugliano e del Parco Nazionale del Vesuvio. Ci si augura che al sindacato e alla CISL in particolare sia dato modo di agire nell’interesse delle nuove leve indigene.
Tutti criticano i sindacalisti, le sigle alle quali gli stessi appartengono : ma poi se le cose si mettono male è sempre “mamma sindacato” a farsi avanti, a salvare il “posto” e la serenità di tanti nuclei familiari. Questo è un fatto e sulle realtà oggettive non dovrebbe esserci alcuna discussione. Sicuramente come promesso in periodo elettorale il sindaco di Ercolano Ciro Buonajuto sarà sfruttare al massimo e in piena trasparenza le potenzialità locali puntando sui giovani , veri protagonisti di un domani che deve iniziare “oggi”.
Alfonso Maria Liguori
