Operato al femore sbagliato, Tommaso Stara muore dopo 20 giorni
Filippo Raiola
CASTELLAMMARE DI STABIA – Una di quelle notizie che non vorremmo mai proporre. In primis perchè siamo difronte alla scomparsa di una persona, ma anche perchè dobbiamo nuovamente parlare di malasanità.
Fatalità, distrazione o anche superficialità e inaccettabile errore, fatto sta che a venti giorni dalla doppia operazione ai due femori, la prima al femore sbagliato, Tommaso Stara, l’uomo di 86 anni che il 28 giugno su operato all’ospedale di Boscotrecase, non ce l’ha fatta.
Un intervento chirurgico di routine si è trasformato in un incubo: i medici in sala operatoria lo operano per una frattura al femore, ma sbagliano la gamba. Intervengono a quella destra ma la frattura è a quella sinistra. Le figlie di un uomo di 86 anni, originario di Sassari, denunciarono l’errore dei medici dell’ospedale Sant’Anna di Boscotrecase. Le donne entrambe medico, all’uscita dalla sala operatoria del padre, si accorsero che ad essere stata sottoposta ad intervento era la gamba sbagliata urlando “avete sbagliato gamba” e smascherando il tragico errore dei medici. Immediatamente i medici del reparto di Chirurgia ortopedica erano accorsi e l’anziano era finito di nuovo sotto i ferri, questa volta operato all’arto realmento fratturato dopo una caduta in casa. Il chirurgo che aveva commesso l’incredibile errore dopo aver chiesto scusa ai familiari, scuse non accettate, era stato sospeso dalla direzione aziendale da tutte le attività operatorie insieme a tutta equipe coinvolta (un ortopedico, un chirurgo, un anestesista, un tecnico radiologo, tre infermieri).
L’uomo, originario di Sassari, un professore odontotecnico che viveva a Torre Annunziata, è deceduto poco più di un’ora fa all’ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia, dov’era stato ricoverato appena pochi giorni dopo l’intervento.
La causa del decesso potrebbe essere legata all’impossibilità, data anche l’avanzata età, del suo fisico di sopportare le due anestesie subite nel giro di poche ore. Doppia operazione, doppia anestesia.
Sulla vicenda stanno indagando i carabinieri di Torre Annunziata che certamente acquisiranno nuovamente le cartelle cliniche. Di certo c’è da restare perplessi per un episodio, certamente frutto di una tragica fatalità, assolutamente inaccettabile e severamente da condannare.