La nuova giunta a Ercolano promossa dal sindaco Ciro Buonajuto e le
polemiche del giorno dopo : prevale il coro dei “ diamogli tempo e fiducia”. Sotto questo aspetto la città ha dato prova di grande maturità politica accettando un team di governo sicuramente di alto spessore culturale e morale composto nella maggioranza da non ercolanesi.
Il sano campanilismo, a differenza di quello estremista , ha prevalso offrendo alla nuova assise locale la possibilità di farsi conoscere, di mostrare sul campo l’efficienza di chi deve da subito calarsi profondamente nelle innumerevoli inefficienze comunitarie. Tante , troppe le questioni da risolvere e in tempi utili per tutelare la qualità d’esistenza degli ercolanesi.
Al di la poi della giunta la cittadina vesuviana può sempre contare sull’apporto di politici, giovani e meno, che hanno dato ampia prova di onestà, capacità operativa e amore per i luoghi. Pensiamo al noto camice bianco prima eletta nel Pd Carmela Saulino, alla collega Colomba Formisano, alla toga Loredana Gargiulo , alla professoressa in forza all’ala rosa SEL Angela Calvanico e ai tanti motivati candidati , eletti o meno, che hanno apportato un determinante contributo al trionfo del sindaco Buonajuto.
Nel buon Ciro gli ercolanesi credono profondamente, consci di aver affidato la città nelle mani di una persona per bene e di un ottimo professionista.
Soprattutto i giovani intravedono in Buonajuto la possibilità di mutare in positivo il corso della storia ercolanese. Il buonajutismo che ha sbancato in periodo elettorale deve oggi tramutarsi in rinnovamento concreto di un territorio che ad oggi non brilla per produttività e credibilità. In sintesi : con Buonajuto per un’Ercolano migliore? Il tempo , questo incorruttibile giudice, emetterà l’ardua sentenza .
Alfonso Maria Liguori