Non sono piaciute a Ercolano le polemiche scaturite dopo il primo consiglio comunale. Il buon senso vorrebbe infatti che fosse concesso tempo utile al primo cittadino e all’assise locale per dare prova di buona fede o meno nei confronti della comunità ercolanese.
Sembra quindi eccessivo parlare di falsa partenza dell’amministrazione Buonajuto. Tanti i cavalli di razza e i giovani validi nella scuderia del buon Ciro: lo stesso papabile alla presidenza del consiglio Luigi Simeone vanta una tradizione politica personale e familiare notevole che senza ombra di dubbio fa dell’esponente del Pd una figura affidabile, politicamente parlando, a livello locale.
Si alle critiche costruttive, non al contrario alle invidie personali e alle conseguenti “sclerature” di uova rotte nel piatto di chi forse sperava in un esito diverso delle elezioni. Ercolano se vuole crescere qualitativamente deve puntare sul capitale umano a disposizione senza fare distinzioni di sigle o colori partitici. Al di la del campanilismo sterile e del protagonismo provinciale la città ha sete di cultura e di produttività concreta, a tutto vantaggio dell’occupazione indigena. Forza sindaco Buonajuto allora: con un Cd all’altezza del ruolo, con autorevoli membri del Pd che tra eletti e non hanno offerto e offrono un contributo determinante al rinnovamento ercolanese, con un al’ala rosa del calibro dei consiglieri Carmela Saulino e Colomba Formisano, c’è tanto da sperare in bene per il paese.
Ben venga lo spirito filantropico espresso dalla neo consigliere Assunta Riccio particolarmente apprezzata nell’esordio consiliare e la grinta del grillino Gennaro Cozzolino sempre vigile all’esigenze degli ercolanesi. Infine come non annoverare la toga Pd Loredana Gargiulo che si è da sempre prodigata in difesa dei diritti degli abitanti di via Semmola e non solo. Allora forza Ercolano: lascia al palo chi vive di rancore e sete di vendetta dando via libera a chi realmente vuole costruire un’Ercolano migliore.
Alfonso Maria Liguori