Il Tribunale Regionale Amministrativo ha accolto le istanze istruttorie presentate dall’avvocato Giuseppe Sartorio su mandato del sindaco di Pozzuoli Vincenzo Figliolia contro il nuovo piano tariffario del trasporto pubblico redatto dall’ex giunta regionale della Campania.
Con apposita ordinanza presidenziale il Tar ha chiesto infatti alla Regione di esibire in giudizio, entro venti giorni, la documentazione relativa al provvedimento adottato dall’allora governatore Stefano Caldoro e dall’assessore Sergio Vetrella, tra cui la “matrice delle distanze” per ogni singola coppia di Comuni della Regione e gli atti impugnati “con i motivi aggiunti depositati il 20 maggio 2015”.
In sostanza, la Regione Campania è tenuta a documentare sulla scorta di quali criteri siano state adottate le nuove tariffe e, soprattutto, perché alcuni comuni, con distanze da Napoli paragonabili a quelli flegrei, siano passati dalla fascia 3 alla fascia 2 o dalla fascia 2 alla fascia 1 con conseguenti agevolazioni tariffarie.
“Il Tic era un disastro annunciato – raccontano Francesco Emilio Borrelli consigliere regionale di Davvero Verdi e il capogruppo del Sole che Ride al Comune di Pozzuoli Paolo Tozzi che hanno sostenuto e partecipato alle proteste e flash mob dei mesi scorsi dei pendolari contro le nuove tariffe – fortemente voluto dall’assessore Vetrella che secondo noi per motivi politici ha smantellato Unico e ha cercato di scaricare ad altri le responsabilità dei suoi disastri aumentando a nostro avviso senza criterio le tariffe e scaricando i disservizi sulla pelle degli utenti.
Gli aumenti sono stati discriminatori perchè hanno limitano fortemente il diritto alla mobilità sopratutto in provincia e incentivano a gli evasori. Secondo noi l’unica soluzione per arginare i costi esorbitanti rispetto ai servizi scadenti è quello di tornare alle tariffe del 2010 e al sistema integrato del pre Vetrella”.