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Scavi chiusi per assemblea, Franceschini: “danno incalcolabile”

++ Pompei: chiusura a sorpresa con assemblea sindacale ++Cancelli chiusi questa mattina agli Scavi di Pompei a causa di un’assemblea dei sindacati Fp Cisl, Filp e Unsa che si è riunita alle 9. Disagi gravissimi per turisti e tour operator non avvisati dell’improvviso cambio di programma.

Ieri mattina sembravano scongiurate le due mattinate di chiusura degli Scavi. Tensioni davanti i cancelli di tutti i siti archeologici vesuviani.
Assenti anche i cartelli di avviso alle biglietterie.

La protesta si è poi conclusa con una decisione inedita: i lavoratori della Soprintendenza speciale di Pompei, Ercolano e Stabia lavoreranno a costi

inferiori rispetto alle maestranze della Scabec (società in house della Regione Campania) a cui sarebbero state affidate le aperture straordinarie notturne.

Franceschini, chiusura danno incalcolabile – Un “danno incalcolabile” la chiusura degli scavi di Pompei oggi per un’assemblea convocata all’improvviso.

E’ il commento del ministro Franceschini, che sottolinea il rischio di vanificare i risultati raggiunti. E aggiunge: “Chi fa così, fa del male ai sindacati, ai diritti dei lavoratori e soprattutto fa del male al proprio Paese”.

“L’atteggiamento assunto dalle organizzazioni sindacali a ridosso, tra l‘altro, di grandi eventi non fa assolutamente bene alla città di Pompei.  Le chiusure, improvvise e immotivate, vanificano in un attimo l’azione intrapresa dalla Soprintendenza archeologica, dallo staff del Grande Progetto Pompei e dall’Amministrazione comunale che assieme e con fatica stanno lavorando perché Pompei venga percepita come un’unica, sinergica città.

Di fronte a queste posizioni così nette resto letteralmente esterrefatto e comprendo, oltre che condividere, la rabbia del Ministro Franceschini. Riconosco che l’area  archeologica presenti ancora diverse criticità, ma condanno senza mezzi termini la reazione delle forze sindacali. Auspico al più presto un incontro con il ministro Franceschini e il sovrintendente Massimo Osanna per affrontare con decisione tutte le problematiche legate all’area archeologica. Sono certo che una collaborazione continuativa e fattiva tra Comune, Sovrintendenza e Ministero sia la sola e unica strada per risolvere alla radice le questioni ancora in sospeso e scongiurare ulteriori e inutili mortificazioni al Paese intero”.

“Non c’è nessuna giustificazione a nostro avviso per quello che è successo. Questo comportamento è inaccettabile. Dovrebbero essere rimossi tutti i protagonisti di questa vicenda dai dirigenti al personale. La Campania – accusano il consigliere regionale di Davvero Verdi Francesco Emilio Borrelli e Gianni Simioli della radiazza – non può essere massacrata a livello economico e di immagine da persone che non hanno a cuore la nostra terra. Il danno che questi individui hanno prodotto e continuano a produrre è inestimabile. Vogliamo fare causa ai protagonisti di questa vicenda per danno di immagine oltre che per interruzione di pubblico servizio. Chi lavora nel settore turistico nella nostra regione non può in alcun modo comportarsi in questo modo”.

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