Trecase: il “nuovo” Pd rilancia l’azione amministrativa

fareseUn partito a misura d’uomo per una città a misura d’uomo. Questo
quanto viene fuori dall’ incontro con il neo coordinatore cittadino Pd, Giovanni Nardiello e con l’assessore Amelia Farese, espressione in giunta del Partito Democratico trecasese, nonché componente del coordinamento del circolo “E. Berlinguer”.

Un Pd rinnovato e che guarda lontano, guarda al futuro di Trecase, un futuro che passa per le piccole cose per puntare ad un rilancio economico, sociale e turistico della cittadina ai confini con il vulcano più famoso del mondo.

«Uno dei primi atti che questa nuova fase politica ha prodotto è stato un documento con le indicazioni programmatiche che intendiamo proporre all’ amministrazione trecasese».Aparlare è proprio Giovanni Nardiello che ha aggiunto: «Attenzione particolare per l’ambiente, che non significa certamente nettezza urbana, ma impegno per il territorio e per la sua vivibilità. Mappatura degli sversamenti abusivi, in particolare quando si tratta di amianto, istituzione di un’isola ecologica come già previsto nel Puc. Inoltre,
abbiamo prestato ulteriore attenzione per il problema delle aree a verde e dei parcheggi provando a risolvere tematiche come quella di via Casa Cirillo, già, in verità, avviata a soluzione».

giovanni nardielloUn Partito Democratico propositivo e parte integrante dell’amministrazione
di Trecase, sia pure in coalizione con Forza Italia che esprime il primo cittadino. Una coalizione variegata che però sembra funzionare bene. «Una coalizione – afferma Nardiello – nata, per il bene diTrecase, sotto le insegne delle liste civiche che ci hanno portato a governare il paese. Una coalizione di
persone che vogliono il bene del proprio paese al di la dei colori politici, sicuri di aver siglato una intesa sui programmi e sul lavoro che bisognerà svolgere per la nostra cittadina. Giustamente, una volta conclusasi la tornata elettorale, ognuno di noi è ritornato a rappresentare le proprie insegne politiche fermo restando l’ impegno preso e la volontà di restare uniti per dare una svolta all’immobilismo che aveva caratterizzato l’azione amministrativa di chi ci ha preceduti. Anche nell’ultima fase del governo cittadino a guida Cirillo – aggiunge Nardiello – c’era stata una sorta di alleanza con il centrodestra che aveva sortito solo un tirare a campare perché non partiva da solide basi programmatiche.

Non ci interessa più la vecchia politica. Adesso vogliamo restare in maggioranza mentre contemporaneamente riorganizzeremo il partito provando a riunirne tutte le anime». Tanti i punti messi a segno dall’ amministrazione De Luca, tanti gli impegni presi ed in via di realizzazione
come la biblioteca comunale, la cui riorganizzazione dovrebbe partire a giorni, con il coinvolgimento dei giovani trecasesi.

«Tra i punti di maggior rilievo politico- amministrativo c’è sicuramente l’approvazione del disavanzo e quindi del bilancio comunale». Così l’assessore Amelia Farese che ha sottolineato come tutte le amministrazioni comunali d’Italia abbiano dovuto fare i conti con la nuova riforma che ha presentato ai comuni inattese difficoltà gestionali.
«Pur potendo contare su dirigenti e personale di alto profilo e professionalità,
abbiamo dovuto fare i conti con una situazione lasciataci in eredità che, volendo essere diplomatici, non possiamo che definire raffazzonata e per nulla rispondente alla realtà economico amministrativa dell’ Ente.

In ogni caso, la riforma – ha continuato Farese – ci ha imposto il riaccertamento dei residui di bilancio ed anche un fondo dei crediti di dubbia esigibilità. Sono procedure nuove che hanno richiesto una nuova rielaborazione del bilancio comunale».

Riaccertamento effettuato e condizioni economiche dell’ente messe a nudo: come sta, a questo punto, il comune diTrecase? «Come la maggior parte dei comuni italiani – continua l’ assessore al bilancio –Abbiamo dovuto godere di una nuova concessione da parte dello Stato per un ripiano del disavanzo che abbiamo ereditato e dovuto rendicontare.

Un debito stabile che dovremo restituire nei prossimi trenta anni e che ammonta a circa 84mila euro annui. Da ora in avanti però sia andrà ad operare solo sui soldi che ci sono e non su quelli che potrebbero esserci. Crediti che di anno in anno andavano a riempire il bilancio pur sapendo che non sarebbero stati mai incassati. I bilanci prodotti da chi ci ha preceduto, così, quadravano, ma i soldi in concreto non c’erano. Un andazzo che coinvolgeva un po’ tutte le amministrazioni e che da oggi non sarà
più possibile”.

Gennaro Cirillo

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