Pompei. Accuse, veleni e (forse) politica: come si gestiscono le poltrone a Palazzo De Fusco?

Municipio di Pompei

Polemiche, fraintendimenti, accuse e veleni. Sono questi gli ingredienti che hanno condito gli ultimi giorni della vita politica di Pompei. Il terreno della questione è di quelli più scivolosi, quello dell’omofobia e dei diritti degli omosessuali. I protagonisti dell’acceso scontro sono il Nuovo centrodestra di Pompei e l’Arcigay di Napoli, oggetto del botta e risposta il vicesindaco Pietro Orsineri e il sindaco Nando Uliano. Da premettere che lo scambio di accuse a suon di comunicati stampa è arrivato in contemporanea alla condanna del nostro Paese arrivata per mano della Corte europea dei diritti umani che ha chiesto di mettere mano alle leggi in materia di coppie gay.

Ma torniamo ai fatti della comunità pompeiana. Nei giorni scorsi sul social network Facebook il Nuovo Centrodestra pubblica un post contro il vicesindaco Orsineri prendendo spunto dalle sue critiche contro la Confcommercio accusata di portare attacchi “strumentali” allo stesso “braccio destro” del primo cittadino Uliano. “Caro caporal maggiore Pietro Orsineri o, se preferisce, assessore al Turismo del Comune di Pompei non riteniamo il tono usato nel rispondere ad una associazione di categoria consono al ruolo ed alla funzione che lei riveste”, questo l’incipit del post pubblicato. E si passa dalle bacchettate per i toni usati da Orsineri, subentrato e ora uno dei pochi superstiti dei mille valzer di poltrone della giunta Uliano, per poi passare immediatamente all’analisi della sua azione politica da assessore.

E qui alcune parole hanno messo in fibrillazione molti, facendo risuonare termini come “fascista, primitivo”. “Non comprendiamo tanta superbia con chi le ha concesso di avere una fulminea quanto brillante carriera politica. – si legge nel testo del post -Infatti, molti, ad oggi si chiedono per quali meriti e per quali capacità lei si trovi, da quasi un anno ininterrottamente, ad essere assessore ed anche vicesindaco della città di Pompei. Nonostante i continui ed incessanti cambi di assessori lei è sempre lì al suo posto ed il suo compagno Nando Uliano non accenna a mandarla via nonostante gli evanescenti o meglio inesistenti risultati del suo operato amministrativo. Al contrario, del resto, ha creato non pochi imbarazzi al suo compagno Uliano con gli abusi edilizi commessi da suo padre che, quasi come se lei non lo frequentasse più, non sembrano essere di intralcio all’espletamento della sua funzione di amministratore. Insomma, caro caporale, ci illustri un po’ le sue nascoste doti o capacità amministrative che, pur non consentendole una brillante carriera militare, le consentono di amministrare una città così importante come Pompei”.

Analizzate in maniera oggettiva le parole di Ncd appaiono forti, certo, ma pur sempre nella dialettica del dibattito e della critica mossa ad un politico. Ed, invece, succede che a replicare al post arriva un comunicato stampa – girato ad arte agli organi di informazione dall’addetto stampa del Comune tramite un indirizzo di posta personale – firmato dal presidente dell’Arcigay di Napoli Sannino. Quest’ultimo condanna le parole utilizzate da Ncd: “Vergognoso e primitivo l’attacco sui social ordito dal Nuovo Centrodestra, un’aggressione mediatica in pieno stile “fascista”. Che nel 2015 un diverso orientamento sessuale – vero o presunto che sia – possa ancora essere utilizzato in maniera strumentale per delegittimare l’azione amministrativa dell’esponente di un altro partito, è davvero patetico”. Non si fa attendere la controrisposta di Ncd che si svincola dal terreno scivoloso delle accuse di omofobia apparse sui quotidiani facendo un semplice discorso. “Siamo stati appellati come primitivi, omofobi e fascisti per aver fatto una precisa critica politica. In realtà abbiamo utilizzato il termine ‘compagno’ nella sua accezione puramente politica essendo il sindaco Nando Uliano un uomo di sinistra ed altrettanto la sua giunta.

Siamo stati fraintesi, vista la presa di posizione dell’associazione (di categoria o genere)”. Poi la stoccata finale: “Se esistesse questo rapporto, come lascia intendere l’Arcigay, teniamo a precisare che la situazione è ancor più da criticare dal punto di vista politico perché il Nuovo Centrodestra è contrario ad ogni tipo di gestione familistica delle Istituzioni pubbliche. Precisiamo che, in tal caso, criticheremmo Uliano ed Orsineri così come faremmo per una qualsiasi coppia eterosessuale”.L’ultimo capitolo della querelle, che getta acqua sul fuoco, lo scrive il coordinatore provinciale di Ncd Raffaele Sentiero: “La politica del pettegolezzo e dell’offesa personale non appartiene ad un partito che è nato per offrire contenuti e proposte. Quanto riportato sul sito Ncd Pompei rappresenta l’opinione esclusivamente personale dell’autore, peraltro restato anonimo, e non impegna assolutamente il partito cittadino e locale. Anzi ritengo doveroso scusarmi con chi avesse inteso la maldestra dichiarazione come espressione di un giudizio sulla sessualità”.

Richiesta di chiarezza, un interrogativo preciso che purtroppo è rimasto inevaso. Perché il vicesindaco Orsineri, o per lui il sindaco Uliano, non replica a Ncd? Una risposta, a questo, dovuta ai pompeiani a cui farebbe bene capire se la gestione delle poltrone è di tipo “familistico” o clientelare. Per i vertici amministrativi si tratta di una questione morale di non poco conto. Forse sono impegnati a pensare ad un cambiamento di rotta per quanto riguarda la comunicazione dell’Ente: che passo falso, far replicare ad un partito politico che critica l’azione politica (seppur in maniera piccata) l’Arcigay!

Raffaele Cava

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