“Siamo di fronte ad una bassa manovra di propaganda politica di bassa lega” così l’ex sindaco di Volla Angelo Guadagno in risposta alla notizia della voragine di 13 milioni di debiti accumulati dalla sua amministrazione. Buco che riverserebbe sulle spalle dei cittadini vollesi un debito annuo di 460mila euro per i prossimi 30 anni.
«A quanto mi risulta ha dichiarato Angelo Guadagno – non è stata rilasciata nessuna certificazione da parte degli uffici comunali, tantomeno una certificazione che attesti un debito di 13 milioni, peraltro causato dalla mia amministrazione. Di certo c’è, e quello sì è certificato, che all ‘indomani del mio insediamento, trovai ben 9 milioni di debiti, per la maggior parte conti di creditori. A fronte di una simile situazione di criticità, pur di non dichiarare il dissesto finanziario, come chiedevano gli esponenti di Sel, gli stessi che oggi mi attaccano bassamente, decisi di accendere un mutuo con lo Stato. Ci furono concessi circa 6 milioni di euro che servirono al pagamento di questi debiti incancrenitisi negli anni. Quindi, per quel che mi risulta, oltre agli interessi da pagare per il mutuo ed al residuo debito inevaso per mancanza di fondi, non dovrebbe esserci null’altro e, certamente, il “buco” non è assolutamente imputabile alla mia azione di governo. Di contro nei due anni di amministrazione a mia guida siamo stati un Comune virtuoso.
Abbiamo tagliato tutto il tagliabile, personalmente non ho mai richiesto rimborsi spesa, ci siamo tagliati gli stipendi, abbiamo realizzaro
un regolamento per la dismissione degli immobili e l’abbiamo approvato in consiglio e sottoposto all’approvazione della Regione. In base a questo regolamento oggi si cominciano a stipulare i primi contratti di dismissione. Siamo stati i primi ad inserire nell’anagrafe tributaria il Caan, le strutture commerciali che insistono sul territorio comunale ed abbiamo aperto un contenzioso con i mercatali, e poi chiusa la struttura di via Napoli, verso i quali l’Ente vantava crediti per circa 300mila euro.
Per quello che riguarda le anticipazioni di cassa, le abbiamo ridotte al minimo, prendendo in considerazione, come detta la legge anche quelle risorse relative ai fondi strutturali per le quali abbiamo chiesto un attento censimento ai dirigenti comunali».
Massima trasparenza e massima ottemperanza delle leggi quella rivendicata dall’ex sindaco della cittadina vesuviana che ha dichiarato di non sapere esattamente quali saranno le sue decisioni per il futuro e per una campagna elettorale che già oggi, stando alle ultimissime manovre
di attacco alla sua persona, si preannuncia di bassa lega. «A quanti oggi mi accusano di aver lasciato un paese in ginocchio, rispondo che invece sono corso al capezzale di un morto e stavo provando a rianimarlo. Quello che è certo – ha concluso Guadagno – è che io ho in mano le carte ed i documenti che certificano la verità dei fatti. Di certo, in campagna elettorale, dovessi essere candidato o meno, farò in modo che i cittadini vengano a conoscenza di quanto poco affidabili sono coloro che oggi mi attaccano tentando di gettare fango sul mio operato». Sulla questione dismissione delle quote del Centro Agro Alimentare di Napoli, Guadagno ha dichiarato che un passaggio con la politica da parte dei commissari prefettizi sarebbe auspicabile.
Gennaro Cirillo