Pasquale Piccolo questa mattina era in compagnia del suo segretario quando un uomo, senzatetto che vive in auto davanti a palazzo Torino, lo ha avvicinato e lo ha colpito con una coltellata al braccio. “Non avete ancora trovato una soluzione per me? e allora l’ho trovata io”, e così Salvatore Losco ha sferrato il primo fendente nei confronti del sindaco mirando al collo. Fortunatamente Piccolo è riuscito a schivare il primo colpo pur rimandendo ferito al braccio da un secondo fendente. Il senzatetto ha poi gettato in un cespuglio della villa comunale, dove vive nella sua auto, il coltello da cucina utilizzato per l’aggressione.
Dopo essere stato medicato è tenuto ancora sotto osservazione dai medici nel reparto di chirurgia, ma comunque le sue condizioni non destano preoccuopazioni.
Intanto le indagini lampo dei carabinieri di Somma vesuviana hanno permesso di catturare immediatamente l’aggressore che è stato fermato ed ora è a disposizione dell’autorità giudiziaria.
L’uomo chiedeva da tempo un alloggio dove poter vivere.
«Sono senza parole per quanto accaduto al collega di Somma Vesuviana, Pasquale Piccolo. – ha detto il sindaco di Poggiomarino Leo Annunziata – Il clima politico è diventato davvero insostenibile e noi primi cittadini siamo esposti alla sofferenza ed alla disperazione del popolo, senza disporre di tutti gli strumenti utili per rispondere alle esigenze di ognuno». È la reazione del sindaco di Poggiomarino, Leo Annunziata, alla violenta aggressione subita dalla fascia tricolore di Somma Vesuviana, Pasquale Piccolo, accoltellato da un senzatetto. «Noi sindaci siamo in frontiera – continua Annunziata – e troppo spesso le nostre istanze a vantaggio della cittadinanza non vengono ascoltate. A rendere tutto più complicato c’è l’esasperazione dei toni nella contesa politica quotidiana e che alla lunga, ed in soggetti particolarmente provati dalla crisi economica o dal disagio, possono condurre ad episodi gravissimi come quello avvenuto oggi a Somma Vesuviana. In casi del genere l’intera politica e la classe amministrativa devono fermarsi e riflettere. Condannare un atto così vile è il minimo che si possa fare – conclude il sindaco di Poggiomarino – ma la sola censura non sarebbe sufficiente ad impedire il reiterarsi di fatti simili».