Castellammare, lettera de Pd a Cuomo: “non ci sono lavoratori di serie A e B!”

cuomoCaro Cuomo, i giovani sono tutti uguali

Ieri è stata scritta una delle pagine più brutte della storia civile e democratica della città di Castellammare di Stabia: di fronte all’ennesima crisi rifiuti

registrata negli ultimi 3 mesi il Sindaco, con delega all’ambiente, ha consentito che 15 unità lavorative fossero assunte per due mesi senza alcun criterio di trasparenza e di giustizia sociale ma attraverso una scelta arbitraria e unilaterale consumata sull’altare di un padrinato politico.

Immediata la conseguenza, altri lavoratori, privi di padrini, che si sommuovono, purtroppo sfociando in mai condivisibili episodi di violenza. Così divampa il fuoco della guerra tra poveri: chi è più vicino al re oggi viene premiato, mentre decine e decine di uomini e donne restano al palo. Noi pensiamo che non ci possa essere discriminazione men che meno, discrezionalità ed arbitrarietà nelle scelte sul lavoro.

È sacrosanto, legittimo ed inoppugnabile che i lavoratori ex Avis ed ex Stabia Porto abbiano priorità e privilegio sugli investimenti sulle aree dismesse e/o produttive dove esercitavano le loro mansioni, e su questo terreno e’ venuto il momento di condannare duramente il comportamento di alcuni “pseudo sindacalisti” che da anni strumentalizzano i lavoratori, illudendoli con la prospettiva di un”assunzione” al Comune ed allo stesso tempo sono subalterni e stranamente “supini” alla proprietà dell’Avis che ha lucrato sulle loro assunzioni e sulla vendita dell’area industriale libera dal peso della forza lavoro.

Il Pd non può in alcun modo avallare scelte che discriminano i lavoratori di serie A e di serie B: tutti i giovani hanno lo stesso sacrosanto, legittimo ed inoppugnabile diritto ad avere eguali chance ed opportunità nelle occasioni di lavoro che si prospettano in città. Com’è sacrosanto, legittimo ed inoppugnabile che i lavoratori ex Multiservizi vedano tutelato il loro posto di lavoro al cospetto di un ingrossamento delle fila che potrebbe pregiudicare l’appetibilità di un’azienda, già fortemente deprezzata. Chi il colpevole di cotanta stoltezza ?

Chi il colpevole di un’acredine e di una tensione sociale al limite della sostenibilità ? La responsabilità ricade principalmente sul Sindaco che ancora una volta dimostra di essere esposto ai continui ricatti di singoli consiglieri comunali.

Purtroppo questa situazione di mercimonio politico nei fatti mina alla radice la prosecuzione dell’esperienza amministrativa a guida Cuomo, che in assenza di un cambio di rotta evidente è destinata a fallire miseramente sia da un punto di vista politico sia nel rapporto con la città.
La maggioranza degli iscritti al Pd prende le distanze ancora una volta da questa degenerazione e rilancia l’appuntamento congressuale quale unico luogo di confronto per cercare di ritrovare una via di uscita a questo scempio.

La maggioranza degli iscritti del PD

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