Sono stati gli agenti della municpale di Napoli a scoprire in via Belvedere, al Vomero, che quel bed and breakfast aveva qualcosa di anomalo. In effetti dietro la copertura di un semplice B&B si celava una casa d’appuntamenti.
Sull’appartamento, al primo piano di uno stabile signorile, vi era la targa b&b, ma al suo interno però gli agenti hanno trovato due transessuali brasiliani e una donna cubana, che ricevevano i propri clienti in tre camere dell’appartamento.
L’attività di prostituzione sembra si svolgesse con il benestare di una donna, la responsabile dell’immobile, C.B., 63 anni, italiana, che gestiva l’appartamento occupandosi di bollette e vicissitudini varie e riscuotendo dalle prostitute una tariffa settimanale di circa 400 euro a camera.
L’affitto dell’appartamento sarebbe intestato a un 56enne resosi al momento irreperibile; l’uomo avrebbe precedenti penali per traffico internazionale di stupefacenti.
Le tre persone che esercitavano il mestiere più antico del mondo nel finto B&B hanno ammesso di ricevere clienti provenienti anche da fuori città, sempre con il favore della responsabile. A gestire l’illecito “commercio” sarebbe stata, a detta delle tre escort, proprio la 63enne.
L’immobile è stato posto sotto sequestro mentre la donna è stata denunciata all’autorità giudiziaria per induzione e sfruttamento della prostituzione.