imprese e le associazioni affinché investano per prima cosa sullo sviluppo locale.
Si ringraziano, per aver sostenuto il progetto, i main sponsor l’azienda agricola Baglio Culluzia e RsRavenna srl; insieme a Comune di Napoli, Vitrizia, Visionaria, Paola Aucelli Anima e Foto.
Il teatro indaga l’umano e cura gli immaginari corrotti dal tempo tentando di ricostruirli secondo un’etica secolare. Non risponde alla domanda che lo spettatore porta con sé, ma vi contrappone una nuova domanda. Si innesca così un processo analitico ed empatico che dal punto di crisi procede verso l’elaborazione interiore e così via verso la ocnoscenza.
Il teatro è dunque cibo e terapia allo stesso tempo: nutrimento per mantenere l’equilibrio psico-fisico e rimedio per ricostituire l’equilibrio perso.
Il teatro utilizza come metodo di cura una sorta di omeopatia: cura il veleno della vita attraverso lo stesso veleno. Ma il veleno della rappresentazione è veleno studiato, compreso, acquisito, fino all’auspicabile sublimazione (ovvero attraverso il processo di catarsi). In tal modo lo spettatore vedendo
agire i suoi difetti ne comprende meglio la natura, li conosce e quindi può curarli.
Crediamo fortemente che il teatro debba diffondere, nell’atto in cui si compie, i semi della onoscenza, dell’evoluzione, dello sviluppo: la cura è nello svolgersi della vita, non nel già accaduto.
Programma:
giovedì 30 luglio
dalle ore 15 alle 20
“Negli archivi della memoria”: video, dibattito ed esposizione a cura del Polo Archivistico
Sanitario Napoletano e S/carte sul progetto di recupero e rivalutazione dell’ex ospedale
psichiatrico Leonardo Bianchi di Napoli; referente Anna Sicolo, direttrice polo archivistico
ore 18
workshop “La pasta madre come metafora di vita”: laboratorio pratico sulla creazione
della pasta madre: rinfresco, successiva attivazione e panificazione
ore 19.30
spettacolo “La masa madre” (da El Panadero di Tamiazzo, Nigro, Aspride), diretto e
interpretato da Ettore Nigro
venerdì 31 luglio
dalle ore 15 alle 20
“Negli archivi della memoria”: video, dibattito ed esposizione a cura del Polo Archivistico
Sanitario Napoletano e S/carte
ore 18
workshop “La gentilezza nel corpo”: introduzione alle tecniche di rilassamento con
elementi di yoga Masunaga e di mimica di Orazio Costa, tenuto dall’attore e regista
professionista Ettore Nigro
ore 19.30
spettacolo “Ultimo primo giorno di Re Ferdinando VIII e la fragilità della luna di
cartapesta” di Cristian Izzo, con Raimonda Maraviglia e Anna Bocchino, regia Ettore
Nigro
sabato 1° agosto
dalle ore 15 alle 20
“Negli archivi della memoria”: video, dibattito ed esposizione a cura del Polo Archivistico
Sanitario Napoletano e S/carte
dalle ore 15 alle 20
“Dalla città per la cura alla cura per la città”: video e dibattito a cura della facoltà di
Architettura dell’Università di Napoli Federico II; referente Angela D’Agostino, docente
ore 18
workshop “La pasta madre come metafora di vita”: laboratorio pratico sulla creazione
della pasta madre: rinfresco, successiva attivazione e panificazione
ore 19.30
spettacolo “La masa madre” (da El Panadero di Tamiazzo, Nigro, Aspride), diretto e
interpretato da Ettore Nigro
domenica 2 agosto
dalle ore 15 alle 20
“Negli archivi della memoria”: video, dibattito ed esposizione a cura del Polo Archivistico
Sanitario Napoletano e S/carte
dalle ore 15 alle 20
“Dalla città per la cura alla cura per la città”: video e dibattito a cura della facoltà di
Architettura dell’Università di Napoli Federico II; referente Angela D’Agostino, docente
ore 18
workshop “La gentilezza nel corpo”: introduzione alle tecniche di rilassamento con
elementi di yoga Masunaga e di mimica di Orazio Costa
ore 19.30
spettacolo “Ultimo primo giorno di Re Ferdinando VIII e la fragilità della luna di
cartapesta” di Cristian Izzo, con Raimonda Maraviglia e Anna Bocchino, regia Ettore
Nigro