“Piena fiducia nel lavoro della Magistratura e delle Forze dell’Ordine” : esordisce così a Ercolano il vice sindaco Luigi Fiengo all’indomani dell’arresto del fratello per presunta usura ai danni di un commerciante d’auto. “Ritengo opportuno fare alcune precisazioni in merito alla vicenda giudiziaria che vede protagonista un membro della mia famiglia.
Ogni individuo ha diritto di difesa ed è innocente sino a sentenza definitiva contraria. Ripongo massima fiducia nella Magistratura e nel lavoro investigativo delle Forze dell’Ordine.
In questi anni in cui ho avuto l’onore di rappresentare la città in qualità di consigliere comunale mi sono prodigato nella tutela della stessa senza mai e, sottolineo, in nessuna circostanza favorire alcuno. Sono un servitore dello Stato in forza all’Arma dei Carabinieri che ho sempre onorato con una condotta esemplare .
Non ho alcun procedimento penale in corso, ne avviso di garanzia o quant’altro : al contrario il mio casellario giudiziario è cristallino come conviene ha chi ha il privilegio di far parte della Benemerita da cittadino onesto.
La responsabilità penale è soggettiva . Pertanto invito gli sciacalli mediatici che soprattutto tramite facebook in queste ore attaccano la mia persona a compiere attento esame di coscienza e stabilire in tutta onestà se la propria condotta morale sia tale da poter accusare la mia umile persona. Sono pronto a qualsiasi verifica diretta su chi dice di avere qualcosa contro di me. Al contrario accetto manifestazioni democratiche, più o meno condivisibili, espresse da chi non varca mai ne ha varcato la soglia della correttezza e del buon senso.
Desidero inoltre ringraziare i tanti ercolanesi che continuamente mi testimoniano stima e fiducia certi della mia buona fede”.
Ogni individuo è innocente sino al terzo grado di giudizio : ineccepibile l’affermazione del vice sindaco Fiengo a cui da sempre la comunità ercolanese guarda con stima e fiducia certa dello spessore umano e professionale di un carabiniere non che ex atleta in forza alla nazionale militare di judo.
Alfonso Maria Liguori