Casamarciano, guerra ai roghi agricoli

roghi agricoliMulta fino a diecimila euro e denuncia per chi dà fuoco ai residui vegetali della potatura ed a foglie e sterpaglie. Così il Comune di Casamarciano si adegua al decreto regionale numero 123 del 3 luglio scorso che vieta i roghi agricoli e impone lo stop assoluto ai falò appiccati dagli agricoltori.

L’ente guidato dal sindaco Andrea Manzi è il primo Comune dell’area nolana ad avere emesso un avviso pubblico attraverso il quale ricorda a piccoli e grandi agricoltori il divieto imposto dalla Regione Campania, minacciando multe da 1032 a 10329 euro per i trasgressori, fino alla denuncia nel caso si configuri un reato più grave. Ma accanto all’avviso pubblico, il sindaco Manzi ha deciso anche di scrivere al Prefetto di Napoli Gerarda Pantalone per chiedere l’intervento dell’Ufficio territoriale del Governo proprio sulla spinosa questione dei roghi agricoli. Il primo cittadino in particolare chiede al Prefetto di intervenire presso quei Comuni in cui i sindaci hanno pubblicato ordinanze che consentono l’accensione dei roghi in fasce orarie precise.

Queste ordinanze ‘selvagge’– si legge nella missiva firmata dal primo cittadino- che stabiliscono orari diversi tra territori confinanti non fanno che rendere inutile l’operato di Comuni come il mio in cui invece è fatto espresso divieto, in conformità con quanto disposto dalla Regione, di bruciare foglie e quant’altro. E’ per questo che le scrivo, in qualità di primo cittadino di un paese in cui si fa rispettare il decreto regionale e si è severi contro i trasgressori, ma che è costretto a subire i ‘fumi’ di chi quei roghi li accende a pochi chilometri di distanza, in un altro Comune in cui è consentito. Le chiedo di intervenire affinché vengano vietate le ordinanze con ‘finestre orarie’ e si imponga una unica disciplina per territori morfologicamente uniformi come il Nolano”.

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