“Il vento è cambiato” su Pompei e sui suoi scavi

pompei scaviA parlare, al margine della presentazione dei percorsi notturni e della riapertura della Palestra Grande di Pompei, sono Ferdinando Uliano, sindaco della città che ospita gli scavi, in contemporanea il ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini, e il presidente della regione Campania Vincenzo De Luca. Il primo cittadino fa riferimento all’invito “a fare di più” che il Primo ministro ha rivolto dal Giappone ai sindaci italiani.

“La mia città accoglie ogni giorno migliaia di turisti, tanti visitatori giapponesi, soprattutto – ha proseguito Uliano – ma il bilancio cittadino è tarato su quella di una città di appena 25mila abitanti. In attesa di poter incontrare, di nuovo, di persona il Presidente del Consiglio e ribadirgli la necessità oggettiva di avere una legge speciale per Pompei, gli rinnovo l’invito a predisporre un bonus sul biglietto di accesso all’area archeologica. Anche una piccola percentuale metterebbe in condizione me così come tanti colleghi che si trovano nelle stesse situazioni, di gestire al meglio i servizi offerti ai turisti, implementandoli in termini numerici e qualitativi.  Il governo dei territori e di certi territori in particolare fa da biglietto da visita per l’intero Paese, sono d’accordo con il Presidente del Consiglio. Dobbiamo fare tutti di più perché le nostre città siano decorose, accoglienti e ospitali. Tutti gli attori sono chiamati a fare la propria parte, sia quelli pubblici che privati, solo così sarà possibile imboccare la via del riscatto che tutto il Meridione aspetta”.

Su Pompei è cambiato il vento, lo testimoniano gli ispettori Unesco. L’Italia deve essere orgogliosa del lavoro che si sta facendo su Pompei. Non sarà qualche episodio negativo a cancellare la forza formidabile di questo lavoro”. Così il ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini.

“Io credo che quando si fa un’assemblea, coscienziosamente ci si debba preoccupare anche della garanzia che un servizio essenziale continui ad essere erogato. Sennò si fa un atto contro il Paese e contro la credibilità dei sindacati”. Il ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini torna così a parlare dell’assemblea selvaggia che lo scorso 24 luglio ha causato la chiusura del sito archeologico di Pompei tra le proteste dei turisti e con conseguente danno d’immagine per il Paese. Il ministro ne ha parlato a margine della inaugurazione della Palestra Grande all’interno degli Scavi. “Un episodio negativo – ha aggiunto -: fare un’assemblea di mattina danneggiando i turisti e lasciandoli in fila è una cosa sbagliata e l’abbiamo condannata. Bisogna riconoscere sempre di più – ha osservato – che anche i beni culturali sono servizi pubblici essenziali con tutte le regole essenziali. Ma l’Italia ha bisogno di mostrare al mondo le cose positive che fa oltre a quelle che non vanno”. Il ministro, inoltre, ha parlato del Sud come di una priorità. “Quello che dobbiamo fare – ha detto – è valorizzare non solo i beni culturali attraverso il loro recupero, ma anche tutto ciò che deve essere organicamente costruito attorno al grande attrattore culturale, vale a dire trasporti, viabilità e strutture ricettive”.

“Ora avanti con il Grande Progetto Pompei, una miniera d’oro che dobbiamo valorizzare appieno”. Il governatore campano Vincenzo De Luca commenta soddisfatto l’inaugurazione della Palestra Grande negli Scavi del sito archeologico pompeiano ed invita a guardare avanti.
“Punteremo sulla mobilità e sui collegamenti ferroviari per valorizzare al massimo quello che è uno dei più grandi volani di turismo in Italia”, dice De Luca.
Il governatore campano indica come obiettivo la riorganizzazione dell’antico porto di Pompei, “un collegamento – osserva – culturale e allo stesso tempo funzionale al servizio della fascia costiera”. E parla dei progetti in cantiere per l’area esterna del sito attraverso la definizione entro il 2015 del piano strategico con tavolo previsto a settembre. Spetterà alla Regione Campania il coordinamento dei 12 soggetti interessati.
“Da Franceschini infine – ha annunciato De Luca – abbiamo saputo che 5 dei 30 miliardi del fondo di coesione destinati al Mezzogiorno saranno assegnati alla Campania. A questi si aggiungeranno fondi ordinari”.

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