Castellammare, Cuomo approva il bilancio in un’aula semivuota e tira avanti

Passa il Bilancio previsionale 2015 e viene evitata, per adesso, la fine anticipata dell’amministrazione guidata da Nicola Cuomo.

Nel corso del consiglio comunale svoltosi oggi pomeriggio sono passate anche il pluriennale 2015/2017 e lo “spalma-debiti” oltre alle aliquote di Tari, Tasi, Iuc e Imu insieme all’addizionale Irpef, tutte confermate al massimo e giustificate dall’assessore Cianciulli come una inevitabile scelta dettata dalla dichiarazione di dissesto finanziario. L’assessore ha poi anche paventato un eventuale abbassamento delle tariffe della Tari ovviamente legate ai risultati, ad oggi scarsi, della raccolta differenziata. A tal proposito ed in particolare sull’emergenza rifiuti ritornata d’attualità in città, il consigliere Francesco Iovino del Pd ha chiesto la convocare un consiglio comunale monotematico a riguardo. Richiesta, questa del dissidente Pd, appoggiata anche da Vincenzo Ungaro di Forza Italia.

Un clima di grande tensione ha accompagnato la seduta sin dalla prima convocazione delle 13 quindi, una tensione figlia delle lotte intestine che stanno letteralmente lacerando il PD stabiese e che si sono accentuate nelle ultime settimane, ed anche se il sindaco Cuomo si salva ancora una volta, il risultato sembra più simile ad una vittoria di Pirro. Ottiene soltanto 13 voti favorevoli sui 25 consiglieri che compongono l’assise dell’aula “Falcone e Borsellino”. Tra i “puntellatori” di un’amministrazione, a questo punto “variegata”, ci sono anche Umberto Pane (Ncd) e Giuseppe Mercatelli (Lista per Pentangelo), che solo poco tempo fa erano all’opposizione.

Nel prosieguo del consiglio, quando la tensione si è fatta più alta, alla vigilia della votazione sul bilancio, necessaria per proseguire con l’esperienza Cuomo, è giunta una lettera, invocazione ai consiglieri del Pd a firma Venanzio Carpentieri, segretario provinciale e commissario cittadino dei democrat. Nel messaggio, letto in aula dal capogruppo Michele Migliardi, Carpentieri ha chiesto “di mettere definitivamente da parte gli elementi divisivi”, lasciando, allo stesso tempo, intendere di voler convocare a breve il congresso cittadino. Un appello diretto certamente a tutto il Pd ma particolarmente ai quattro dissidenti Iovino, Ostrifate, Esposito e Russo. Un appello che però è caduto nel vuoto visto che proprio i principali destinatari del messaggio si sono alzati e sono usciti dall’aula insieme all’opposizione per non votare il documento finanziario. Nessun segnale di avvicinamento tra le fazioni Pd e una plateale bocciatura per il messaggio del commissario cittadino. In una nota, poi,  Francesco Iovino, Rosanna Esposito, Rodolfo Ostrifate e Francesco Russo scrivono parole di fuoco contro l’amministrazione: “Nicola Cuomo va avanti con la sua armata brancaleone con i voti determinanti di due consiglieri eletti nel centrodestra e senza l’appoggio di ben quattro consiglieri del Pd e del rappresentante di Sel. Vince il trasformismo e l’aggregazione del potere per il potere. Ormai da settimane a Palazzo Farnese – aggiungono – si consumano interminabili riunioni, dove ogni singolo consigliere batte cassa nei confronti del sindaco per avere un posto in giunta, in una società partecipata o in qualche commissione: siamo ormai di fronte ad uno spettacolo indecoroso, dove emerge con chiarezza l’unico e vero collante di questa sgangherata maggioranza: la gestione del potere”.

Stando così i numeri, con un’aula semideserta, diventa facile per Cuomo e i suoi “puntellatori” approvare i punti cardine della seduta, documenti finanziari e provvedimento spalma-debiti con il quale il comune stabiese pagherà 17 milioni di euro a rate annuali per i prossimi 30 anni.

Caustico anche quanto dichiarato da Antonio Alfano (Moderati) che parla di “Tredici pseudo politici poltronisti contro 65mila abitanti”.

Si apre adesso una nuova stagione per Nicola Cuomo, nella quale non potrà esimersi dal tanto promesso rimpasto di giunta. Oggi, in più, dovrà tenere bene in conto che ad affidargli il proprio “si” sono stati anche due consiglieri dell’ex opposizione di centrodestra, Mercatelli e Pane. Molto probabilmente da domani Cuomo dovrà spartire ulteriormente le deleghe e ricordare bene i nomi di chi oggi è con lui, mentre sicuramente ben conosce i nomi di quanti gli sono contro, perlomeno di quelli seduti in consiglio comunale.

C. I.

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