La titolare di una piccola lavanderia artigianale di Lecce, infatti, si è vista recapitare una diffida ad adempiere con preavviso di sospensione della fornitura da parte di Enel Servizio Elettrico per l’esorbitante e diremmo inedito importo di oltre 100mila euro per consumi che sarebbero stati effettuati prima che venisse cambiato il contatore analogico con quello digitale.
Non è la prima volta, infatti, che sul territorio nazionale utenti si siano visti giungere richieste così esose dopo il cambio di contatore come più volte abbiamo denunciato noi dello Sportello dei Diritti, ma di certo il caso della piccola lavanderia di città che, lungi dall’aver prima ricevuto la bolletta presso il proprio domicilio, si è visto recapitare un preavviso di sospensione per un importo di oltre 100mila euro – che quasi certamente, salvo un intervento riparatore di Enel Servizio Elettrico o di un giudice costringerà l’attività a chiudere definitivamente – farà molto discutere e la dice lunga sugli eccessivi poteri concessi dalle norme che regolano il mercato delle forniture di energia a privati ed a piccole imprese.
Per Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, quindi, questa è l’ulteriore prova della necessità di un intervento decisivo dell’Autority in materia perchè non si possono attribuire le eventuali deficienze dei fornitori per ciò che riguarda la regolarità delle fatturazioni in capo agli utenti che, come in questo caso appaiono quanto mai nelle mani delle società per ciò che riguarda il proprio destino.