Castellammare, l’arenile dei veleni

Spiaggia-accesso-negato-1Da anni, la litoranea stabiese è al centro di campagne elettorali, discussioni e proposte da parte di vari esponenti di ogni partita.

L’ultima questiona la solleva il Movimento 5 Stelle, i cui parlamentari sono da tempo impegnati sul tema della bonifica dei siti inquinati della Campania, compreso il Litorale stabiese-torrese.

 

 

Luigi Gallo, parlamentare della zona, tra le altre iniziative messe i campo, è stato primo firmatario di un’interrogazione parlamentare nella quale, tra l’altro fa riferimento al capillare lavoro di ricerca svolto dal gruppo di ricercatori dell’Università Federico II di Napoli, coordinato dal geochimico Prof. Benedetto De Vivo.

Chiunque, con un ragionamento di semplice buonsenso, può comprendere che alla foce del fiume Sarno, fiume tra i più inquinati al mondo, si determina una concentrazione altissima di inquinanti pericolosissimi per la salute umana.

 

 

Al di là del buonsenso, c’è poi che già da anni, sono disponibili i dati precisi misurati dal suddetto gruppo di lavoro dell’Università di Napoli, che descrivono una situazione di pericolo costante, estremo e persistente, per la popolazione.

I ricercatori diretti dal prof. de Vivo, hanno peraltro accertato che all’inquinamento derivante dal fiume Sarno, si cumula quello dovuto agli sversamenti illegali di vernici, solventi ed altro, da parte di Fincantieri, nel corso degli anni.

 

 

Il prof. de Vivo, quando ha esposto gli esiti delle ricerche, non ha usato mezzi termini, perché la situazione è a livelli di gravità massima, ed è bene che la popolazione sia informata di ciò.

In estrema sintesi si può dire che nelle acque, sui fondali, e nelle sabbie del Litorale stabiese-torrese, si registra la presenza di inquinanti potentissimi, anche fortemente cancerogeni, persistenti per decine e decine di anni.

 

 

 

Le persone rischiano di contrarre gravi patologie fino al rischio di sviluppare tumori, se fanno quanto segue:

– Camminare o stazionare (peggio ancora se in costume da mare) sull’arenile; gli inquinanti presenti nella sabbia possono dar luogo a contaminazione sia per via aerea, che per contatto con la pelle.
– Fare il bagno a mare.
– Mangiare prodotti di qualsiasi natura, pescati o comunque provenienti dal Litorale stabiese torrese.

 

 

In quanto esposto fin qui, non c’è sopravvalutazione, e men che meno esagerazione del problema. La situazione purtroppo è questa ed è di gravità estrema ed assoluta.

La Giunta Cuomo, e l’Assessore competente per il Demanio, Alessio d’Auria, del comune di C/mare di Stabia che incuranti di ciò promuovono attività di vario genere sull’Arenile, denotano dolosa noncuranza per l’allarme lanciato dai ricercatori dell’Università di Napoli e di fatto si rendono responsabili di atti che attentano alla salute pubblica.

Essi addirittura annunciano la pubblicazione di un bando per la concessione di autorizzazioni alla creazioni di Lidi sull’Arenile Comunale parallelo a via De Gasperi dal rivo San Marco a Marina di Stabia.

 

 

Gli Attivisti del Mov5stelle Stabia, d’intesa con i parlamentari della zona, valuteranno ogni altra utile iniziativa volta a fermare l’ennesima azione dissennata dell’ Amministrazione.

Peraltro, l’Assessore D’Auria, nel mentre si rifiuta di apporre gli obbligatori cartelli indicanti il divieto di balneazione, dall’altra si disinteressa del fatto che siano stati collocati abusivamente cancelli e barriere in cemento, lungo il Litorale, e si rifiuta di ordinarne la rimozione.

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