La sigaretta, la e-sigaretta e ora lo scalda tabacco. Fa discutere la nuova tecnologia iQOS, lanciata da Philip Morris dopo aver speso 2 miliardi nello sviluppo. Dovrebbe ridurre i rischi legati al fumo evitando gli effetti dannosi della combustione. Per taluni, l’apparecchio elettronico e la cartuccia di tabacco pressato potranno essere un’alternativa interessante per chi non riesce a liberarsi dalla dipendenza. I gruppi anti fumo all’estero, invece, se non proprio scettici, sono molto prudenti.
La gran parte, non lo vedono di buon occhio ritenendolo uno strumento di marketing. Temono porti al fumo altre persone. Certo è che – per chi come la nostra associazione è da sempre impegnata contro la lotta al tabagismo, rileva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, questo nuovo strumento può effettivamente costituire solo un’alternativa o per i più maligni un buon sistema per reclutare nuove “reclute”, specie tra i giovani, da parte delle multinazionali del tabacco.