Se i tempi non dovessero essere rispettati, il sindaco Paolo Cimmino e la sua amministrazione rischiano il commissariamento ad acta e, addirittura, lo scioglimento.
Un ferragosto di intenso lavoro si prospetta a questo punto per i dipendenti comunali e per gli amministratori gragnanesi che si sono posti come obiettivo quello di convocare l’assise il 17 agosto, così come ha confermato la fascia tricolore. Il ritardo che ha cacciato in cattive acque il comune dei lattari è stato causato dallo scontro tra maggioranza e opposizione sull’iter procedurale. Sembrerebbe, stando a quanto riferito dagli esponenti di Forza Italia, che lo schema di bilancio non sia mai approdato in Commissione per una discussione politica seria. “Abbiamo ricevuto i documenti soltanto lunedì scorso – affermano i consiglieri di minoranza – e stando così le cose, ci troveremo ad approvare il bilancio senza alcuna discussione politica, ma soprattutto senza eventuali contributi migliorativi”.
E’ corsa contro il tempo quella intrapresa sotto il sole agostano dalla maggioranza per provare a scongiurare il rischio, quanto mai concreto, è che i probabili emendamenti presentati al testo originario possano rallentare ulteriormente l’iter di approvazione. A vantaggio degli uomini di maggioranza il fatto che in questi giorni il sole spesso e volentieri si sta nascondendo dietro le nuvole, ma per quel che riguarda la corsa, dovrà essere serrata e senza possibilità di riprendere fiato.
“Dopo ferragosto approveremo il bilancio in consiglio”, ha affermato Cimmino, il sindaco dell’Udc costretto agli straordinari estivi, che tende a rassicurare tutti i consiglieri della sua maggioranza.