Il Comune chiama, la Prefettura “risponde”. La guerra del Comune di Casamarciano contro i roghi agricoli va avanti. Ed incassa l’appoggio della Prefettura di Napoli che “striglia” i sindaci del Nolano sposando la linea dura dell’ente guidato dal sindaco Andrea Manzi.
Al Prefetto Gerarda Pantalone il primo cittadino si era rivolto con una lettera in cui chiedeva un intervento deciso per impedire che nei paesi confinanti con Casamarciano si consentisse l’abbruciamento di residui vegetali attraverso ordinanze con finestre orarie.
Per Manzi, che ha invece proibito tout court i falò degli agricoltori con avviso pubblico e maxi sanzioni fino a 10mila euro per i trasgressori, l’Ufficio territoriale del Governo avrebbe dovuto imporre il rispetto del decreto regionale numero 123 dello scorso 3 luglio che vieta l’accensione indiscriminata di foglie e sterpaglie, così da tutelare quelle comunità- come quella casamarcianese- in cui i roghi agricoli sono stati messi al bando.
La Prefettura di Napoli ha risposto all’appello del primo cittadino inviando una missiva ai Comuni di Nola, Comiziano, Visciano, Cimitile, Tufino e, per conoscenza, all’Assessorato all’Ambiente della Regione Campania.
“Sono giunte a questo ufficio segnalazioni sulla mancata osservanza del decreto regionale numero 123 del 3 luglio- si legge nella nota prefettizia- relativo al divieto assoluto di accensione indiscriminata di foglie e residui vegetali. Ciò premesso, anche in considerazione della circolare del 27 luglio di questo ufficio sulle attività di prevenzione e contrasto sugli incendi boschivi, si prega di volere osservare scrupolosamente le disposizioni suddette avendo cura di disporre apposite ordinanze e controlli a tutela della pubblica e privata incolumità”.