Ritrovata dalla Polizia la pistola che ha esploso il colpo che ha ucciso, in vico Bufale a Torre del Greco, Il diciannovenne Pietro Spineto. A farla ritrovare, svelando il posto dove è stata nascosta in questi giorni, il padre si Simone, il quindicenne che avrebbe usato quell’arma.
L’uomo, con precedenti per spaccio, che sembrava aver fatto perdere le sue tracce e risultava irreperibile, pur non essendo ufficialmente ricercato, si è presentato oggi alla polizia. La Polizia, in effetti, era convinta che l’uomo potesse conoscere ulteriori particolari determinanti per le indagini.
Il padre del quindicenne, Armando Gaudino, 48 anni, oggi pomeriggio ha indicato alla Polizia dove fosse la pistola, una semiautomatica calibro 7,65, che ha ucciso Spineto. La pistola è stata ritrovata nell’androne di una scuola elementare. L’uomo è stato arrestato con l’accusa di detenzione e porto illegale di arma da fuoco. L’uomo, dopo le formalità di rito, è stato trasferito nel carcere di Poggioreale.
L’avvocato Sergio Lino Morra che segue il quindicenne ha dato notizia di questa ulteriore svolta. L’arma è stata poi concretamente recuperata dagli agenti del commissariato di Polizia di via Sedivola, guidati dal primo dirigente Davide Della Cioppa.
Intanto questa mattina nuovamente interrogato il giovane amico di Pietro, alla presenza del pm La Ragione, della Procura dei minori.
Nel corso dell’interrogatorio il giovane accusato di omicidio colposo ha confermato che l’arma ritrovata assieme a Pietro Spineto era di suo padre ed è apparso distrutto da una vicenda sicuramente più grande di lui. In più occasioni, durante l’iterrogatorio, è scoppiato a piangere.