L’originale ed ecumenico atto del primo cittadino partenopeo, sindaco metropolitano pro tempore, non è stato gradito dai consiglieri Pd e di Area Popolare. Venanzio Carpentieri, Luca Mascolo e Marco Mansueto che non hanno risparmiato parole di fuoco a “Giggino”: “Rispediamo al mittente l’offerta di deleghe in Città Metropolitana, pervenuta stamattina in forma assolutamente irriguardosa sotto il profilo istituzionale e inaccettabile dal punto di vista politico, perché slegata da qualunque riferimento ai presupposti e alle finalità che si intenderebbe perseguire mediante il loro esercizio.
Si è trattato di un’iniziativa scomposta, priva di pregio politico, ispirata ad una logica di mercanteggiamento che ci indigna fortemente”.
Ed hanno aggiunto: “Fino a quando il sindaco metropolitano pro tempore non avrà definitivamente chiarito la sua posizione rispetto al tema dell’elezione diretta del suo successore, alle modalità di costituzione delle zone omogenee sul territorio provinciale, alla riorganizzazione amministrativa del Comune di Napoli, alle modalità di erogazione dei servizi pubblici di livello metropolitano e, in definitiva, fino a quando De Magistris non avrà fugato ogni dubbio circa l’intento di rendere la Città Metropolitana una mera succursale di Palazzo S. Giacomo e azzerato quanto finora deciso in modo unilaterale, i nostri partiti non accetteranno alcuna delega. Annunciamo sin d’ora – spiegano Carpentieri, Mascolo e Mansueto – la nostra volontà di portare in consiglio metropolitano il dibattito sull’operato del solitario sindaco metropolitano da gennaio ad oggi, soprattutto in vista della discussione sul bilancio di previsione 2015”.
Niente da fare dunque per de Magistris. Uno pseudo trattato di pace con le forze politiche da cui spera di riscuotere un improbabile appoggio a primavera, rimandato al mittente con un niet categorico da parte del segretario del Partito Democratico Metropolitano di Napoli, dal capogruppo democrat e dal responsabile enti locali Area Popolare.