Insomma una persona per bene e preparata che crede nelle potenzialità dei giovani ercolanesi: “Potremmo unire giovani professionisti – ha precisato l’Amoroso – ercolanesi in un’associazione patrocinata dal comune che come un’agorà consenta nelle varie discipline ai giovani talenti di confrontarsi e crescere qualitativamente. Ci sentiamo pronti al confronto con un’Europa che ormai è ampiamente alla nostra portata : fidando nell’attenzione per il sociale e per la crescita socio – culturale della comunità del sindaco Ciro Buonajuto potremmo così creare sinergia e cooperazione all’interno di un territorio che anela da anni al riscatto qualitativo”.
Piglio deciso, aria sicura e pacata Amoroso incarna la determinazione del giovane professionista ercolanese di emergere, di fare onore al paese che l’ha visto crescere e affermarsi nei principi di legalità e vivere civile. Un bel riferimento per le nuove leve indigene: sicuramente questo dato non sfuggirà alla vigile attenzione del primo cittadino Buonajuto che si era particolarmente speso in campagna elettorale sulla necessità di offrire occasioni di crescita a chi un giorno erediterà questi luoghi.
“Non ci interessa fare pubblicità – ha concluso Amoroso- ne cercare effimeri consensi. La posta in gioco è ben più alta: si tratta di evidenziare una volta e per tutte la qualità e lo spessore umano di una terra vulcanica già cara ai latini troppo spesso in passato frettolosamente etichettata quale “provincia difficile”. Nessun protagonismo ma collaborazione e valorizzazione della meritocrazia: questi i cardini sui quali far ruotare un’associazione realmente made in Ercolano”.
Alfonso Maria Liguori