Non c’è pace per Castellammare. Dopo aver perso, nel corso del tempo, quasi tutte le più importanti attrazioni turistiche, nella Città delle Acque si è dovuto dire addio, almeno per ora, alla Villa Comunale, meta ideale per turisti e cittadini stabiesi. Il lungomare era stato già chiuso all’inizio dell’estate per un’opera di restyling (finanziata con fondi europei) che in realtà doveva partire più di un anno fa ma che, purtroppo, ha subito un forte rallentamento a causa di problemi burocratici.
Secondo i programmi, i lavori che erano iniziati il 22 maggio scorso, dovevano terminare il 30 novembre 2015 per non perdere i circa 4 milioni di euro donati dalla comunità europea. Ma tutto questo resta un miraggio. Fin dall’inizio c’è stata poco chiarezza sul modus operandi degli operai, sul progetto e sui reali tempi di realizzazione dell’opera che ha portato molto malumore nella città stabiese che si è vista privata di una delle attrazioni più care. Molte le proteste dei cittadini che si sono mostrati scettici sul reale svolgimento dei lavori e, nel giro di qualche mese, i fatti gli hanno dato ragione: dopo varie diffide del Comune alla ditta vincitrice dell’appalto (l’Ati con capofila la Ma.Mi. di Milano) per ritardi nel lavoro e altri problemi logistici, c’è stata la rescissione contrattuale che ha bloccato i lavori almeno per il mese di agosto. La causa determinante che ha portato alla fine del rapporto lavorativo, è la richiesta da parte della ditta vincitrice dell’appalto di una bonifica da compiere sul lungomare stabiese (stimata sui 450 mila euro) che doveva finanziare il Comune di Castellammare.
La richiesta effettuata dall’ATI a Palazzo Farnese non è sostenibile né dal punto di vista economico, né da quello tecnico, procedurale o politico e, per questo motivo, è stata avviata la procedura di risoluzione. Superato questo scoglio, i lavori dovrebbero essere eseguiti dalla ditta che si è classificata seconda all’interno della gare d’appalto. Tuttavia, dall’ufficializzazione della fine del rapporto lavorativo tra il Comune di Castellammare e l’ATI, non si sono mai placate le lamentele, ma soprattutto la rabbia dei cittadini stabiesi. Ormai delusi da tempo dall’amministrazione comunale, che ha fallito quasi tutti i punti all’interno del programma elettorale, hanno deciso di dire basta. Basta al degrado (nel quale versa Castellammare, soprattutto nelle periferie), basta ai soprusi, basta allo sfruttamento. Sull’onda di questi sentimenti, è stata organizzata una manifestazione pacifica per mostrare tutta l’indignazione dopo l’ennesimo fallimento stabiese. Manifestazione che si terrà Domenica 23 agosto alle ore 19:00 (con partenza nei pressi dell’Hotel Miramare) che poi proseguirà per tutto il lungomare.
Un forte e significativo segnale da parte degli stabiesi, ormai stanchi e sfiduciati nella politica dopo aver visto andare in fumo tutto quello per il quale Castellammare era famosa in Italia. Tuttavia, la voglia di riscatto, dopo anni di silenzi, è tanta e la manifestazione è uno dei primi segnali.
Gennaro Esposito