In merito ai lavori di messa in sicurezza dalle esondazioni del bacino idrografico del fiume Sarno, il consigliere regionale, Monica Paolino ha inviato un’interrogazione al Vice Presidente e assessore all’Urbanistica e Ambiente della Regione Campania, Fulvio Bonavitacola. Di seguito il testo della nota:
“Egregio Assessore Bonavitacola,
ritengo di doverLe rappresentare tutta la mia preoccupazione per l’evoluzione della problematica dei lavori di manutenzione, da effettuarsi in questo periodo sul fiume Sarno ed affluenti, al fine di contenere il fenomeno delle esondazioni dei corsi d’acqua nell’Agro Nocerino Sarnese nell’oramai imminente periodo autunnale – invernale.
Leggo, da resoconti giornalistici, che nell’incontro avuto da Ella con i rappresentanti delle comunità locali in data 03 agosto 2015, era stato deciso di instituire un tavolo tecnico, composto dal Settore Provinciale Genio Civile di Salerno, agenzia ARCADIS ed Autorità di Bacino della Campania Centrale che, presumo, avesse il compito di garantire la fattibilità degli interventi proposti dai vari Comuni nell’interesse generale dell’intero comprensorio del fiume Sarno.
Sebbene apprezzi il Suo tentativo di attuare una forma di prevenzione ad una annoso problema, rimango molto interdetta sul metodo attuato.
Infatti leggo altresì, sempre da resoconti giornalistici, che sono stati già avviati lavori di dragaggio del fiume Sarno nei comuni di Sarno, San Valentino Torio e San Marzano sul Sarno.
Se tale notizia fosse vera mi lascerebbe estremamente preoccupata, in quanto anche i non addetti ai lavori sanno che i dragaggi vanno effettuati da valle verso monte al fine di consentire alla sezione idraulica di valle di poter ricevere le maggiori portate.
Ed a valle di questi programmati interventi ci sono i territori dei comuni di Scafati, Pompei e Castellammare di Stabia.
In particolare a Scafati il fiume Sarno attraversa, con i suoi già molto fragili argini, l’intero centro storico cittadino (dove vivono decine di migliaia di persone!!), e non i semplici fondi agricoli delle zone dove si intende intervenire.
La situazione, ben nota ai funzionari della Regione Campania che si occupano di tale problematica, è talmente precaria ed instabile dal punto di vista idraulico che è assolutamente impensabile portarvi, da monte, un solo litro di acqua in più.
Le chiedo, sempre qualora la notizia fosse vera, se l’esecuzione di tali interventi è stata avallata dalla Autorità di Bacino della Campania Centrale e dalla Agenzia ARCADIS, soggetti istituzionalmente deputati alla gestione idraulica dell’intero bacino del fiume Sarno, perché, sia ben chiaro, realizzando tali opere l’Ente Regione Campania si assumerà la pesante responsabilità degli eventi alluvionali che potrebbero prossimamente presentarsi in aree fortemente abitate con gravissimo pericolo per la pubblica incolumità.
In realtà gli unici interventi che possono, allo stato attuale, proporsi, nel transitorio che il progetto Grande Sarno venga messo in esecuzione, dovrebbero consistere nel realizzare, nelle zone a rischio esondazione, opportune aree di espansione ove consentire il passaggio, senza tanti danni, dell’onda di piena e di garantire la stabilità degli argini del fiume per scongiurare una catastrofica ipotesi di rottura degli stessi.
Confidando in un Suo tempestivo intervento, porgo distinti saluti”.