Il concerto di Luca Bassanese accompagnato sul palco da Stefano Florio (direzione artistica e chitarre), Giovanni Semeraro (zampogna, clarinetto, tamorra), Francesco Semeraro (fisarmonica, organetto), Paolo Cecchin (basso el.), Massimo Tuzza (batteria), Thomas Riato (basso tuba, trombone), Domenico De Nichilo (tromba), Elodie Lebigre (voce, cori), ha saputo rispondere alle attese del pubblico in un crescendo continuo e ininterrotto fino a brani come Santo Subito!, Salta per l’indignazione, Ola Ola Ola (tu sei Superman, tu hai venduto Peter Pan), Fuck Austerity, tutti accompagnati a gran voce da migliaia di braccia alzate al cielo.
Ottima scelta quindi per questa ventesima edizione dell’Ariano Folk Festival, originale punto d’incontro fra culture e suoni dal Sud e dal Nord del mondo.
Un festival che quest’anno è stato denominato “Frontera” proprio perché Ariano Irpino stesso è una frontiera: al centro dello stivale, stretto fra Campania, Puglia e Basilicata rappresenta un posto di confine dove le culture possono mischiarsi più facilmente che altrove. Una caratteristica che in venti anni ha attirato mediamente più di ventimila persone per ogni edizione, anche attraverso la presenza di oltre duecento band provenienti da diverse nazioni.