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Napoli, a Classico Contemporaneo arriva “Sottovoce”, un omaggio a Raffaele Viviani

lamaDopo i successi ottenuti con gli spettacoli precedenti, Classico Contemporeneo, rassegna teatrale organizzata da Hermes Comunicazione e patrocinata dal Comune che si svolge al Chiostro di S. Domenico, oggi rende omaggio all’arte di Raffaele Viviani alla sua prosa, alla sua poesia ed alla sua musica; uno dei grandi autori italiani del XX secolo, torna nelle interpretazioni dello spettacolo “Sottovoce” con Ernesto Lama (nella foto), che ne cura anche la regia, Marina Bruno ed Elisabetta D’Acunzo. alle tastiere il maestro Giuseppe Di Capua.

Nei suoi spettacoli, dice la “Storia del Teatro Napoletano, scritta da un suo discendente, egli rivive il ricordo le delle voci dei venditori, e degli eventi che affollavano il Vico Finale del Borgo di S. Antonio Abate, dove il commediografo abitava da giovane dopo la morte del padre, luogo dove avvenne, non solo la maturazione del suo estro, ma anche la sua trasformazione, perché, in quanto analfabeta, decise di imparare a leggere e scrivere, evento per cui ebbe a dire “pigliaie nu sillabario: Rafele mio fa tu ! e accumminciaie a correre A. E. I. O. U.”

L’autore, nello spettacolo, come recita la presentazione, ” racconta gioie e dolori dai più tenui ai più accesi e il suo canto diventa poesia. Il racconto scenico apre con la Piedigrotta con un omaggio alla festa, ai suoi carri e e ai suoi strampalati personaggi come Mimì di Montemuro. Nel secondo quadro “gli innamorati”, i più famosi brani sull’amore, Tarantella segreta, ‘O nnamurato mio, Tanno ‘e mo si intrecciano in un tourbillon di sentimenti e gelosie. Poi è la volta del “lavoro” con la famosissima Masterrico e la canzone della fatica. Nel quarto quadro i guappi, tutto si tinge di rosso, rosso come il fuoco, la passione, la forza. E qui le arie più belle di malavita al femminile, Bambenella, Avvertimento, Ferdinando, ma anche una nota di colore, con i guappi ‘O guapp ‘nnamurato e ‘O malamente interpretati da due donne”.Insomma uno spettacolo da applaudire in quanto gli interpreti hanno sempre partecipato con successo a messe in scena di opere vivianee.

Il plauso ed il ringraziamento va all’Associazione Hermes Comunicazione che, nella rassegna Classico Contemporeneo, ha inteso comprendere un po’ il Grande Teatro di tutti i tempi vissuto dagli interpreti di oggi.

Federico Orsini

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