A settembre si risvegliano le polemiche sulla scena politica a Scafati

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A settembre si risvegliano le polemiche sulla scena politica a Scafati.
I grillini di Scafati in Movimento, fiutando macchinazioni e possibili magagne collegate alle tanto vociferate elezioni anticipate del prossimo anno, commentano così il clima politico scafatese: “La grande ammucchiata… no, non è il titolo di un film come si potrebbe pensare ma è la triste realtà che anche quest’anno regna a Scafati.
Il protagonista principale è sempre lo stesso: il sindaco Aliberti, capace da anni di portare chiunque nel carrozzone pur di vincere le elezioni. Dall’altra parte la scena non cambia di molto.

L’associazione Scafati In Movimento si dissocia totalmente da questo modo di fare della vecchia politica che antepone l’interesse personale escludendo come sempre i cittadini ,utili solo in tempo di elezioni dove si fa leva sui bisogni dei singoli e si conquistano voti a suon di promesse ,a volte mantenute come spesso non lo sono. Da questo ne consegue che il risultato elettorale è tanto democratico quanto condizionato. Ma se c’è chi “compra ” vuol dire che c’è anche chi si “vende ” ,questa è la vera nota dolente che fa spesso scoraggiare chi come noi e altri ,perché ce ne sono di persone fuori dal “sistema “che agiscono in altri termini , sacrificano il loro tempo i loro affetti per un impegno sociale senza secondi scopi e fini ,Ma teniamo duro con la speranza che a Scafati si possa cambiare.

Anche quest’anno il valzer delle casacche sembra aperto : apprendiamo infatti da indiscrezioni di stampa che per le prospettate elezioni anticipate del 2016 (si voterà anticipatamente per permettere al sindaco la sua ricandidatura ,e noi paghiamo ), che oltre alle note liste civiche civetta a suo sostegno, Aliberti godrebbe dell’appoggio di Michele Raviotta, ex PD ,ex deluchiano, ex cozzoliniano, speriamo a questo punto ex politico , che ha deciso di rompere ogni ponte ideologico per schierarsi con il primo cittadino. Tra le fila degli ex piddini pronti ad approdare alla corte alibertiana risulta anche Enrico Donnarumma (capogruppo nella scorsa consiliatura) Giuseppe De Francesco (segretario cittadino prima del commissariamento), Raffaele De Luca che porterebbe con se alla corte di Aliberti anche Filippo Quartucci, attuale consigliere comunale. Infine figurano nelle file dei fulminati sulla via di Damasco anche il parlamentare scafatese ex PD ora al gruppo misto Guglielmo Vaccaro fidato uomo di Enrico Letta, peccato che non abbia seguito di questi l’atto di dignità di dimettersi dalla Camera dei Deputati.

Poi non poteva non mancare nelle fila dei riciclati ,pronti ad ogni stagione politica l’ex MSI ed ex FDI Mariano Falcone fedele di Cirielli prima ,alibertiano di ferro ora sotto il simbolo di Salvini. Come si evince da questa sintesi, anche quest’anno si assisterà al solito degradante spettacolo della politica scafatese che per il “bene della città ” si sacrifica nell’ impresa di cambiare ideologie politiche e partito allo stesso ritmo del cambio dell’intimo quotidiano. L’associazione Scafati In MoVimento continuerà invece a concorrere da sola e rifiuta ogni ipotetica partecipazione ai valzer politici organizzati dal sindaco e altri. Gli unici accordi che facciamo sono con i cittadini, le uniche vittime di questo sistema politico che ha reso invivibile la nostra città, usando i cittadini solo come numeri per sedere al consiglio comunale. La grande ammucchiata per aggiudicarsi le poltrone è iniziata , dal canto nostro non possiamo che ricordare al sindaco e ai protagonisti coinvolti che la classe politica ha l’obbligo di servire il popolo, non di servirsi del popolo per le proprie ambizioni politiche e spesso anche personali . Noi continueremo sulla via della coerenza e dell’onestà intellettuale , non stipuliamo nessun accordo pre elettorale se non con i cittadini. Questo è il nostro modus operandi : onestà e coerenza contro i trasformisti della politica e di chi ha fatto di questo nobile impegno solo un mercato delle vacche e dei favori”.

Prontamente arriva la risposta dal sindaco Aliberti, che non perde tempo e mette in chiaro la sua posizione: “Sono consapevole di non avere più una maggioranza ampia, la stessa che in questi anni ci ha consentito di realizzare opere pubbliche per milioni di euro, di captare fondi comunitari che ci hanno permesso di effettuare un vero e proprio restyling della nostra Città, di assicurare i servizi sociali anche in un periodo storicamente difficile per l’economia dell’intero Paese Italia.
Nonostante ciò, mai ho pensato di governare con una maggioranza diversa da quella espressa dal voto popolare, mai ho cercato e cercherò alleanze trasversali per mantenere la poltrona (così come, invece, si adopera a fare la politica nazionale). Ciò che mi ha sempre contraddistinto e in cui ho sempre creduto è la dignità e la coerenza: sarò il primo a fare un passo indietro se mi renderò conto di non avere più i numeri per governare ma sarò anche il primo a proporre all’elettorato percorsi politici nuovi, al di là dei partiti e delle appartenenze, per bene della Città, laddove si decidesse di andare ad elezioni. Nuovi programmi che saranno valutati, come è giusto che sia dal popolo: si chiama democrazia.
Auspicavo che la stessa dignità l’avessero personaggi della mia maggioranza che, irrispettosi, invece, della volontà elettorale, continuano a creare alleanze trasversali, papocchi e ammucchiate politiche con quella stessa opposizione che mi ha attaccato anche in maniera feroce e violenta. Sono gli stessi che continuano a ricoprire ruoli, quali Presidenza del Consiglio e Presidenza della Commissione Urbanistica, pur dimostrando da tempo di essere miei acerrimi nemici. Mai chiederò ai miei consiglieri di sfiduciare costoro che si fingono vittime, mai amministrerò senza serenità subendo il ricatto morale di chi resta al mio fianco nell’attesa di pugnalarmi per primo: sono i Giuda della politica, uomini senza coraggio”.

Raffaele Cirillo

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