La proteina, conosciuta come BSLA, è stata sviluppata con il sostegno del Consiglio per la ricerca di ingegneria e scienze fisiche e quello per le biotecnologie e scienze biologiche e potrebbe essere pronta per essere utilizzata nel gelato entro tre, al massimo cinque anni.
La scoperta è decisamente importante anche per la salute poichè i prodotti potrebbero essere realizzati con meno grassi saturi e meno calorie, rendendoli più leggeri. Inoltre oltre a rallentare lo scioglimento del gelato nella stagione calda, la scoperta può evitare la formazione di cristalli di ghiaccio, dando una consistenza ai gelati morbida e liscia . L’ingrediente, sottolinea Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, potrebbe facilitare il lavoro dei produttori e distributori di ghiaccio consentendo lo stoccaggio a temperature basse, fornendo al contempo nuove opportunità per i consumatori.