Castellammare, fastidio agli occhi dopo incidente in treno: ma all’ospedale manca l’oculista

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Una giornata per nulla fortunata quella di ieri, 3 settembre 2015, per una giovane donna di Torre Annunziata che, viaggiando sulla tratta Campi Flegrei-Castellammare delle Ferrovie dello Stato, è stata investita in pieno da una pioggia di schegge di vetro quando, alle 19:45 circa, all’altezza 11911705_10207487316763759_1281329200_nfra Pietrarsa e Portici, qualcosa colpisce uno dei vetri del vagone frantumandolo. Nessun ferito per l’impatto con oggetto anomalo che infrange il vetro, ma solo un po’ di paura per la donna che, una volta rincasata, comincia ad avvertire fastidio e bruciore ad un occhio e, preoccupata, decide di andare al pronto soccorso.

E proprio quando si reca al San Leonardo di Castellammare di Stabia continuano le disavventure e le assurdità. Infatti, una volta giunta al pronto soccorso del nosocomio stabiese, la giovane, in cerca di assistenza per il fastidio crescente all’occhio col rischio di avere una scheggia conficcata nel bulbo oculare, viene rimandata a casa senza ricevere una minima visita o un controllo. Secondo gli operatori presenti all’accettazione del punto di intervento, l’utente sarebbe dovuta tornare a farsi visitare da un oculista all’indomani perché “In tutta la Campania dopo le 18 i pronto soccorso sono sprovvisti di oculisti”.

Per la sfortunata torrese neanche una visita da parte di un medico generico o almeno un dottore capace di tranquillizzarla per l’acuto dolore percepito all’occhio; e così, ancora preoccupata e spaventata, è costretta a tornare a casa ‘curnuta e mazziata’.

La situazione della sanità in Campania non è delle migliori ed è un fatto risaputo, ma può un utente subire in ospedale quella che è una vera e propria omissione di soccorso ed essere mandato a casa senza ricevere neanche una visita? Possibile che davvero in tutta la Campania, negli ospedali pubblici, non ci siano oculisti o medici specialisti in lesioni agli occhi nelle ore serali?

Nel dubbio, stiamo attenti alla vista e ai nostri occhi, soprattutto se si avvicinano le 18…

Raffaele Cirillo

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