Al di la dei partiti, delle beghe personali sempre presenti in Ercolano e delle storiche roccaforti rattrista l’idea che qualcuno anche attraverso falsi contatti creati ad arte su piattaforme sociali come Facebook tenti di screditare (in modo spesso puerile e offensivo) l’immagine di chi si è battuto da sempre in difesa della comunità.
Perché sia chiaro che all’interno di uno stesso gruppo politico convivono ipocrisie e doppiogiochismi degni di una fiction. Pensiamo all’impegno profuso in maniera gratuita e continua dalla toga del Pd Loredana Gargiulo in favore degli abitanti di via Semmola, dell’abnegazione professionale in difesa dei più deboli del noto camice bianco dello stesso partito Colomba Formisano e della indiscussa leadership della prima eletta trai consiglieri comunali renziani ( medico a sua volta) Carmela Saulino: fulgidi esempi di efficienza e disponibilità nei confronti della comunità.
A questo punto se Ercolano vuole puntare realmente al titolo di capitale della cultura italiana lo deve fare partendo proprio dalla bonifica del modus operandi con il quale si interagisce tra cittadini e mondo politico, puntando su una lealtà maggiore e su un processo rinnovativo che deve coinvolgere tutte le fasce della società. Altrimenti rimarrà l’ennesimo successo ad appannaggio di pochi eletti. Puntare sui giovani come Annarita Amoroso .La determinata professionista che ha saputo sfidare con successo l’Europa a cui sicuramente il sindaco Buonajuto guarderà in futuro quale valido membro di un governo locale che deve concretizzare quanto paventato dallo stesso primo cittadino: puntare sulle nuove leve per costruire un’Ercolano migliore.
Alfonso Maria Liguori