Di altissimo livello intellettuale gli interventi di tutti relatori, con riferimenti a James Joyce, a Norman Douglas, a Dante e a Leopardi. Il pubblicista Riccardo Piroddi ha analizzato, con il rigore di critico, il rapporto tra la poetica di Lucio Dalla e quella di Giacomo Leopardi, ancorate entrambe all’ispirazione della luna, nonché al dominante binomio Eros-Thanatos. L’imprenditrice Livia Adario Iaccarino si è soffermata, in particolare, sulla inesausta curiosità intellettuale del grande artista, interessato a conoscere il retroterra culturale della dieta mediterranea: “Lucio era un uomo semplice, puro e autentico!”.
Nicola Di Martino, presidente dell’associazione politico-culturale “La Fenice”, ha esaltato la complessa figura dell’Autore, definito un vero “maestro” per molte generazioni di sorrentini, come traspare da tutte le pagine del libro, e lo sconfinato amore, nutrito da Lucio Dalla per il Sud, mai tradito. L’avvocato Giuseppe Staiano, con un esercizio di raffinata e colta oratoria, ha voluto testimoniare il valore dell’intera opera narrativa di Raffaele Lauro, come strumento di promozione turistica per il territorio sorrentino. I diversi interventi, inoltre, sono stati sapientemente intervallati dalla lettura coinvolgente di alcuni brani, tratti dal romanzo, con la voce profonda del Maestro Giulio Iaccarino, e dalla bella interpretazione canora di cinque canzoni di successo di Dalla, da parte del Maestro Mario Generali, con la chiusa, applauditissima, del capolavoro di Dalla, “Caruso”.