Dall’11 al 13 e dal 18 al 20 settembre, per due week end consecutivi, Napoli ospiterà la quattordicesima edizione del Festival dell’Oriente. Al complesso fieristico Mostra d’Oltremare sarà possibile partecipare ad uno straordinario evento, dove ci si potrà immergere nelle atmosfere magiche d’Oriente, in un tripudio di colori, suoni, profumi e sapori di terre lontane.
“Perché un’ edizione del 2015 a Napoli?” domando agli organizzatori del Festival (un team affiatato ed appassionato che ormai da anni si pone l’obiettivo di diffondere la cultura e tradizioni dei paesi Orientali).
“Finora il ‘Festival dell’Oriente’ ha toccato le principali città di Nord e Centro Italia, ed era giunto il momento di rispondere alle richieste del pubblico meridionale, che invocava a gran voce tramite la nostra pagina Facebook e le nostre infoline anche un’edizione nel Sud Italia. In questo senso, abbiamo scelto come location la città di Napoli in quanto da sempre culla della cultura mediterranea e storico crocevia di popoli, e dunque a nostro avviso il luogo ideale dove dare vita a questo incontro tra Oriente ed Occidente. Fino ad ora, l’entusiastica risposta del pubblico partenopeo ci sta dando prova del fatto che la nostra scelta è stata più che giusta”.
E a dire il vero il programma delineato dagli organizzatori è degno di nota: oltre 400 spettacoli mozzafiato , 5 palchi, innumerevoli mostre fotografiche, bazar, più di 350 stand di prodotti tipici, 20 punti di ristoro di cucina indiana, cinese, prelibatezze thailandesi, piatti indonesiani, sushi e sashimi etc., medicine naturali e terapie nel settore Salute e Benessere, concerti, danze e arti marziali si alterneranno nelle numerose aree tematiche dedicate ai vari paesi in un continuo ed avvincente susseguirsi di show, incontri, seminari ed esibizioni.
All’interno delle sale si potrà assistere a diverse cerimonie orientali: tra i top show figurano il concerto dei tamburi da guerra Giapponesi Taiko, la vestizione del Kimono Giapponese, la danza Indiana Bhangra, la danza Tannura, le danze tradizionali di Thailandia, Indonesia e Sri Lanka, la danza classica Indiana Kuchipudi, il canto lirico Giapponese.
Un’emozionante viaggio alla scoperta del Continente sconfinato.
“Ci piace pensare – dicono gli organizzatori – che, tramite il nostro evento, si sia creato un ponte tra Oriente ed Occidente, grazie al quale i due mondi possono incontrarsi e fondersi in una splendida e armonica commistione di culture ed etnie”.
Le edizioni di Roma, Milano, Torino hanno registrato oltre 500mila spettatori; quanti ne sono previsti a Napoli?
“Anticipare in cifre il pubblico previsto è sempre difficile. Tuttavia, il pubblico di Napoli sta manifestando già da due mesi a questa parte un entusiasmo ed un’aspettativa nei confronti dell’evento come mai registrati sinora. Ogni giorno riceviamo centinaia di mail e telefonate con richieste d’informazioni, ogni post sulla pagina ufficiale di Facebook viene approvato e commentato da migliaia di utenti ed il servizio di vendita online dei biglietti registra già cifre considerevoli. Alla luce di ciò, dunque, ci aspettiamo tantissimi visitatori, che riempiranno il Festival con il loro calore e le loro emozioni”.
Dopo Napoli c’è in programma un’altra tappa a Sud?
“Per il momento non abbiamo previsto un’altra data nel Sud Italia. Siamo però rimasti talmente incantati e conquistati dalla città di Napoli che sicuramente prevediamo di inserirla costantemente nelle nostre tappe in giro per l’Italia”.
Differenti sono i modi di vivere e molto distanti le latitudini, tuttavia il fascino della cultura orientale arriva anche in Occidente e migliaia sono le persone che ne vengono attratte”.
E l’edizione partenopea non poteva che essere foriera di novità. Gli organizzatori ci danno alcune anticipazioni:
“L’edizione napoletana sarà particolarmente ricca di novità coinvolgenti ed imperdibili. Innanzitutto, per la prima volta nella storia del ‘Festival dell’Oriente’, i bambini avranno un’area dedicata, con giochi ed animazioni e la presenza della simpatica mascotte Kung Fu Panda. I più grandi invece potranno immergersi nelle culture Orientali grazie a numerose mostre ed esposizioni: abiti tradizionali, armature dei Samurai Giapponesi, Bonsai, strutture tipiche, ventagli antichi, mostre fotografiche, splendide statue e tantissimo altro ancora. Un’altra novità importante sarà la presenza di un palco dedicato al folklore nell’area esterna, dove si alterneranno gli spettacoli e le cerimonie tradizionali e dove, nelle due giornate di sabato 12 e sabato 19 dalle 18 alle 21 si terrà l’emozionante festa del colore ‘Holi Festival’. E queste sono solo alcune delle attrattive che il pubblico potrà vivere e scoprire!”.
L’Oriente nelle sue mille sfaccettature si trasferisce nella città partenopea. Con ben 12 aree culturali.
Curiosa, domando: Quali sono? Cosa s’intende per aree culturali?
“Le aree culturali saranno delle zone all’interno del Festival dell’Oriente dedicate all’approfondimento delle culture dei vari paesi tramite mostre, esposizioni, cerimonie, dimostrazioni. Solo per citarne alcune, i visitatori del Festival troveranno: il Giappone, con la riproduzione di un’abitazione tipica con tanto di giardino, laghetto Koi e ponticello, dove potranno ammirare Kimono tradizionali, armature dei Samurai ed una vera maestra di cerimonia che eseguirà la cerimonia del tè ‘Cha no yu’; la Thailandia, con scintillanti abiti tradizionali, delicate danze folkloristiche, massaggi eseguiti da operatrici esperte, gustoso latte di cocco e colorati personaggi tipici in un’atmosfera che richiama la splendida terra dei sorrisi; il Tibet, con ampio spazio alla spiritualità grazie ai Monaci Buddhisti, che all’ombra di una Stupa tradizionale proporranno la cerimonia della creazione e della distruzione del Mandala; le Filippine, con i loro curiosissimi usi e costumi e le affascinanti tradizioni riproposte dalla comunità Filippina in Italia; ed ancora Cina, Indonesia, India, Corea, solo per citarne alcune”.
Interessantissime poi sono le attività interattive. In un susseguirsi di emozioni e di esperienze.
Le attività interattive in programma quali sono?
“I visitatori potranno vivere il ‘Festival dell’Oriente’ in prima persona grazie a numerose attività interattive che vedranno la loro partecipazione aperta e, nella maggior parte dei casi, gratuita. Oltre alle esperienze culturali già citate, come le cerimonie del tè Giapponese e Cinese o la vestizione del Kimono, si potrà partecipare anche a tantissimi workshop e stage del settore Arti Marziali e del settore Salute e Benessere, assistere a centinaia di conferenze e seminari, godere di trattamenti olistici e massaggi eseguiti da esperti, imparare a preparare il Sushi, farsi benedire dai Monaci Buddhisti e tanto, tantissimo altro ancora. Il pubblico non sarà semplicemente spettatore, ma anche e soprattutto protagonista”.
Qualche seminario in particolare? Sono gratuiti?
“I seminari ed i workshop saranno tutti offerti a titolo gratuito, in quanto compresi nel biglietto d’ingresso di 10 euro. Ci saranno conferenze interessantissime sull’agopuntura, sulla lettura dei Chakra, sull’esoterismo, sugli Origami e gli Aquiloni tradizionali Giapponesi; stage di karate, aikido, kendo, tai chi; workshop di yoga, meditazione, biodanza, thetahealing, riflessologia. Il programma delle conferenze è già disponibile sul nostro sito, mentre il programma dei workshop è reperibile nella sezione ‘Salute e Benessere’”.
Quali sono gli ospiti internazionali che presenzieranno all’evento?
“Al Festival dell’Oriente parteciperanno grandi artisti internazionali a rappresentare le culture ed il folklore d’Oriente. Giusto per menzionarne alcuni, ricordiamo il gruppo di tamburi Giapponesi Masa Daiko, il gruppo Sunny Singh Bollywood Dance Company, i musicisti Vietnamiti Lotus Ensemble, il gruppo Mugen Taiko, le danzatrici dell’etnia cinese Uygur, la danza Tannura di Emad Selim, le ballerine Indonesiane InaDance e tanti altri ancora”.
E per i gourmet e gli amanti del cibo esotico , tantissime le novità tra i fornelli.
Nell’ambito gastronomico ci saranno workshop a tema? Che cosa s’imparerà a cucinare?
“I vari ristoranti presenti al “Festival dell’Oriente” saranno non solo dei gustosi punti ristoro, ma anche un modo per conoscere e scoprire la tradizione gastronomica dei vari paesi Orientali: oltre alle cucine a vista da cui ammirare la preparazione dei piatti ed agli esperti cuochi a cui rivolgere domande e curiosità, troverete anche piccoli laboratori, come il corso di sushi che si terrà nella giornata di venerdì o il fruit carving Thailandese”.
Non resta quindi che liberare la mente e farsi colorare. Ballare tutti insieme, in un’atmosfera di comunione e amore. In un’esperienza unica ed imperdibile.
Così mi salutano dall’ufficio stampa, con i colori di una festa.
“Il colore sarà uno dei principali protagonisti di questa edizione, grazie ad uno speciale evento che avrà luogo presso il palco dell’area esterna nelle due giornate di sabato 12 e sabato 19, dalle 18:00 alle 21:00. Proporremo infatti l’Holi Festival, la tradizionale cerimonia sacra del colore Indiana, ma rivista in chiave Festival dell’Oriente. Si tratterà infatti di una vera e propria festa, in cui danzare tutti insieme al ritmo della musica Bollywood ed accompagnati dall’animazione dei principali gruppi di danza del Festival dell’Oriente sotto una pioggia di splendidi colori. Il colore in questo caso simboleggia l’abbattimento delle barriere etniche e culturali, nonché il messaggio di armonia e coesione tra i popoli che da quattordici edizioni a questa parte il Festival dell’Oriente propone ed incoraggia”.
Ornella Scannapieco