“Per amore della verità e della nostra città non ci fermeremo”: chiaro il monito lanciato a Ercolano dalla toga del Pd Loredana Gargiulo in risposta a facinorosi che vedrebbero eccessiva l’attenzione mediatica riservata all’esponente renziana.
Ad onor del vero e nel rispetto dei principi deontologici nulla di più falso: si è dato per anni spazio a “tutti” spesso incrociandosi con i dinieghi di chi ha ben pensato di rimanere dietro le quinte per non esporsi “eccessivamente”.
Al contrario professionisti come la Gargiulo hanno nell’ombra per anni perorato professionalmente cause sociali ( tra cui la questione del ponte di via Semmola) senza mai trarne alcun profitto.
E’ doveroso quindi invitare cittadini e amministratori poco attenti a studiare con più attenzione i trascorsi di chi si occupa di informazione con lealtà e a non confondere rancori personali con l’interesse pubblico. “Non mi interessa polemizzare – ha precisato la Gargiulo- ne iniziare inutili guerre mediatiche che non giovano all’immagine della nostra Ercolano. Chi ha da blaterare lo faccia nelle sedi istituzionali opportune e sarò ben lieta di replicare altrettanto ufficialmente.
La città necessita di attenzione , rapidità d’interventi e meritocrazia: il resto non ha a che fare con il rinnovamento tanto sbandierato in periodo elettorale. Sicuramente il sindaco Ciro Buonajuto non trascurerà alcun aspetto di un processo formativo che deve essere finalizzato alla crescita dell’unità Ercolano e non solo di alcune aree del paese. Legalità, lealtà e meritocrazia: questi i valori sui quali costruire una società moderna degna di tale appellativo”. Chiaro il monito della Gargiulo: adesso non si scherza più.
E’ palese come la situazione sia sfuggita di mano a qualcuno che ripetutamente ha trasformato una piattaforma sociale come facebook in ring mediatico sul quale muovere ogni tipo di offesa o accusa a tutto vantaggio del “burattinaio di turno”. D’altro canto si sa: a Ercolano le massime “tra i due litiganti il terzo gode” e “armiamoci e combattete” sono sempre di moda.
Alfonso Maria Liguori