Napoli, ad un anno dalla scomparsa dell’operaio Salvatore Renna

morte biancaAd un anno dalla scomparsa di Salvatore Renna, l’operaio edile morto sul cantiere della stazione di Piazza Municipio della Metropolitana di Napoli Linea 1, ancora troppo poco è stato fatto per portare avanti la legge a sostegno dei figli delle vittime sul lavoro. Nelle scorse ore Andrea Lanzetta, segretario generale Feneal-Uil Campania, Giovanni D’Ambrosio, segretario Generale Filca-Cisl Campania e Giovanni Sannino, segretario generale Fillea Cgil Campania, hanno inviato una nota stampa che riproponiamo qui di seguito.

“Tra qualche giorno sarà un anno dalla tragica scomparsa di Salvatore Renna, l’operaio edile morto sul cantiere della stazione di Piazza Municipio della Metropolitana di Napoli Linea 1.
Un drammatico evento che scosse le coscienze e suscitò l’indignazione di tanti.
Nel silenzio assordante delle imprese, consorzio e concessionario, e nell’assenza delle Istituzioni a tutela del rispetto delle norme antinfortunistiche e della regolarità del lavoro.
Salvatore Renna lavorava in quel cantiere a nero.

Gli ultimi avvenimenti luttuosi, che hanno allungato il triste elenco delle vittime, hanno purtroppo confermato la ostinata ed insopportabile pratica delle violazioni delle norme, per puro risparmio sul bilancio, da parte delle aziende, la inadeguata funzione degli Enti appaltanti ed Istituti di prevenzione nel contrastare il fenomeno, e nella ricerca delle responsabilità vere.
E’ triste affermare e constatare che poco si è fatto per fermare quell’elenco.
Salvatore Renna, come tanti altri, ha lasciato due figlie ancora a scuola, a rischio continuità, e una famiglia alle prese con evidenti sofferenze economiche-finanziarie.
Un dramma nel dramma.

Ecco perché è importante che vada avanti il disegno di legge assegnato alla sesta commissione al Consiglio Regionale, per la costituzione di un fondo per il sostegno formativo ed educativo dei figli delle vittime sul, per e del lavoro.
Al tempo stesso è opinione delle OO.SS. che sarebbe opportuno, oltre che doveroso, verificare le condizioni legislative per agevolare l’accesso al lavoro per chi ne ha l’età alla stregua di altre vittime come quelle di camorra e terrorismo.
Intanto, la Feneal-UIL, la Filca-CISL, la Fillea CGIL, hanno inteso sollecitare il Presidente della Commissione, Tommaso Amabile, per incardinare in modo veloce l’iter approvativo della proposta di legge.

Le stesse chiedono al Sindaco di Napoli di rendere tangibile e concreti gli impegni assunti, in occasione della posa della targa in memoria di Renna, a partire dalla istituzione della borsa di studio annunciata, per il rafforzamento degli strumenti di controllo, di contrasto al lavoro nero e all’elusione delle norme sulla sicurezza, del potenziamento degli organici (aprendo una vertenza con il Governo), degli Enti preposti, di definire norme nei sistemi di appalto e subappalto, abbandonando il massimo ribasso per arginare l’illegalità, e su questo selezionare le imprese.
Feneal, Filca, Fillea, chiedono al Presidente della Giunta Regionale, On. Vincenzo De Luca, di sostenere amministrativamente e legislativamente, a partire dall’approvazione del richiamato disegno di legge, (sarebbe un bel gesto!), il superamento di tutte le distorsioni del settore soprattutto in uno sforzo di un suo rilancio produttivo ed occupazionale previsto dal programma di governo”.

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