Nell’aula consiliare del comune vesuviano si dà espressione all’arte a tutto tondo. L’occasione è la presentazione delle ultime opere di due figli di questa terra lontani anagraficamente eppure vicini nell’obiettivo di diffondere il suono della poesia.
Parliamo dunque del “veterano” Giuseppe Vetromile, responsabile del Circolo Letterario Anastasiano, che ha incantato il pubblico con alcune delle poesie tratte dall’ultima fatica “Congiunzioni e Rimarginature”, Giovanna Scuderi Edizioni; e della “debuttante” Melania Panico, seppur nome già nome noto nei salotti letterari campani e oltre. La giovane poetessa laureata in filologia moderna prende infatti già parte a notevoli ed illustri galà letterari e concorsi di poesia vincendone in prima persona e facendo parte delle commissioni giudicanti per le opere altrui. In questa occasione ha colto l’occasione per declamare alcuni versi della sua opera “Campionature di fragilità” , Edizioni La Vita Felice che il pubblico ha ascoltato con estremo interesse.
A moderare l’incontro la nota poetessa Rita Pacilio che ha più volte sottolineato il ruolo di sprone culturale dei due autori in un ambiente di certo non molto avvezzo all’ascolto di opere versi e che per tanto dimostrano quanto ancora abbia da dire la poesia da troppe parti dichiarata morta.
Dello stesso avviso il Sindaco Lello abete che con il comune ha sostenuto e patrocinato l’evento ringraziando personalmente gli autori e impegnandosi a voler fare ancora di più per promuovere quest’arte fin nelle scuole del territorio affinchè molte delle realtà creative anastasiane possano emergere dall’anonimato. Il Primo cittadino infatti si è detto rammaricato per la presenza esigua di cittadini in aula consiliare e che ancor di più ammira il coraggio di Vetromile nel proseguire il cammino culturale e la giovane Panico per iniziare a muovere i primi passi in cotanta difficoltà.
Dicevamo di arte a tutto tondo, infatti le letture sono state sapientemente intervallate dalle esibizioni musicali dei giovani sassofonisti dell’istituto Guacci di Benevento diretti dal Maestro Umberto Aucone.
Interessanti infine gli interventi del critico d’arte e Professore Angelo Calabrese che ha tenuto una vera lezione filologica sui versi ascoltati e le parole del Dr Luigi De Simone, psichiatra e soprattutto da anni animatore culturale della città con il gruppo d “I giocondi”.
Per il dottore, che ben conosce la realtà locale, S’Anastasia un punto di vista della creatività artistica è terra viva e le opere presentate oggi ne sono dimostrazione. Esse si mostrano alla vista come libretti leggeri, divenendo profondi invece a mano a mano nella lettura dove pagina dopo pagina si percepisce la bellezza e la fragilità di cui sono intrisi rispecchiando quella della terra che li ha partoriti. Perché solo chi vive determinate situazioni è in grado di descriverle con cotante emozionanti parole, capaci di far riflettere anche i più distratti. Nient’altro è il ruolo della poesia e sia Melania Panico che Giuseppe Vetromile ne sono testimoni.
Stella Porricelli