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Napoli, elezioni: quale coniglio dal cilindro di de Magistris?

Luigi de Magistris
Luigi de Magistris

Si avvicinano le amministrative locali a Napoli e a Bagnoli già ci si interroga su quale “coniglio” questa volta il sindaco di Napoli Luigi de Magistris tirerà fuori dal cilindro per recuperare i tanti voti persi e le preferenze in una delle aree più abbandonate della città. Sognando Bagnoli Futura, subendo quella attuale.

I disservizi non si contano: le istituzioni sono praticamente assenti su un territorio in cui evasione scolastica, micro delinquenza e consumo di stupefacenti sono talmente all’ordine del giorno da non fare più notizia. Ci eravamo occupati per anni dei lidi abusivi, della somministrazione altrettanto fuori legge di alcolici su spiagge interdette persino all’elio terapia a pochi passi dal commissariato di Polizia di Bagnoli. Ma ad oggi tutto è rimasto com’era : a questo punto si ha veramente l’impressione che ci si muova politicamente perché paradossalmente nulla muti in positivo. La filosofia underground che va per la maggiore è sempre la stessa, endemica e miserabile: “Ognun per se e Dio per tutti”. Cosa si possa costruire , socialmente ed economicamente parlando in queste condizioni è francamente arcano indecifrabile.

Dovrebbero essere fortemente turbati i sonni di chi ha consentito l’inquinamento di questi luoghi a un livello tale da rasentare l’incoscienza criminale : la percentuale altissima di decessi per patologie oncologiche nella zona non conosce fasce d’età ne periodi d’arresto. Allora si muovano le istituzioni e lo facciano nel rispetto del diritto alla vita di chi popola quest’area bella e dannata. Basta con le menzogne, con i ricatti e con il clientelismo mafioso che ha letteralmente messo Napoli, con particolare riferimento alla periferia, in ginocchio. Nessuno è eterno: perché allora macchiarsi di colpe così gravi che non basterebbe un ‘eternità per rimediare ai colpi bassi, alle infamità sociali e alla continua violenza psicologica inferti ad una città che continua nonostante tutto a mormorare sotto tono: “così deve andare….”.

Alfonso Maria Liguori

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