Expo 2015, al Padiglione Italia, ospiterà, martedì 15 settembre 2015 alle ore 10.00 l’incontro La Grande Bellezza del Paesaggio Italiano.
All’evento, organizzato in forma di dibattito tra gli esperti invitati e il pubblico che interagisce di persona e tramite Twitter, interverrà il Soprintendente archeologo Massimo Osanna, della Soprintendenza Speciale per Pompei, Ercolano e Stabia con una descrizione di storia e realtà di Pompei, su come il paesaggio si è trasformato nel tempo e quali indicazioni si possono trarre dall’esperienza di Pompei per la gestione del paesaggio dei siti archeologici e storici italiani, accennando anche tramite un breve filmato, all’ausilio offerto dall’utilizzo delle moderne tecnologie per la conservazione del patrimonio culturale. Il dibattito è suddiviso in tre segmenti che propongono un percorso critico attraverso la storia del paesaggio italiano, per poi evidenziarne le complessità e le trasformazioni.
L’intervento del soprintendente Osanna è inserito all’interno della sezione ‘Storia, archetipi e icone del paesaggio Italiano’ incentrato sul paesaggio come risultato delle trasformazioni portate dall’attività umana. “Il sito archeologico di Pompei è luogo simbolo dei cambiamenti che il territorio ha subito nel tempo.
L’evento culmine del cambiamento va individuato nel doloroso crollo avvenuto negli scavi di Pompei il 6 novembre del 2010 quando tutto il mondo puntò i riflettori su un cumulo di macerie, quelle che un tempo erano stati i muri della Schola Armaturarum – dichiara il Soprintendente Osanna – evento che ci disse quanto eravamo inermi riguardo i danni che i cambiamenti climatici potessero portare al territorio. Da allora l’attenzione a Pompei è puntata sul dissesto idrogeologico con ricerche, studi e attività volte alla conservazione e alla tutela ma con il monitoraggio continuo e costante del territorio. Negli ultimi tempi ci si avvale tanto anche delle tecnologie moderne, di grande supporto nello studio, nella ricerca e nell’archiviazione”.