A Napoli le immagini del degrado

Immondizia a Napoli (1)Se questa non è inciviltà…Guardando queste immagini si assiste al fallimento del modello educazionale nostrano, all’assenza delle istituzioni e al degrado che sinistro dilaga ormai a Napoli e provincia.

Sicuramente di questo sfacelo non ha responsabilità il sindaco Luigi de Magistris che comunque avrebbe potuto e dovuto fare di più per Napoli. Da dove iniziare? Una bella lotta. Sicuramente dalle scuole, da campagne di sensibilizzazione sulla preservazione dell’ambiente e sulla necessità di smaltire i rifiuti in modo differenziato seguendo regolamenti precisi per tutelare la salute pubblica e l’immagine della città. Siamo stanchi di vedere turisti fotografare cumuli di immondizia nei pressi di capolavori architettonici nostrani o a ridosso di piazze e arterie storiche. Per non parlare di chi ancora indisturbato scarica in periferia rifiuti di ogni genere.

Occorre potenziare i controlli e usare il pugno duro con i trasgressori. La questione è che parlare di Napoli non vivendola quotidianamente è praticamente impossibile. E’ facile fare teorie, filosofeggiare comodamente seduti sui divani del palazzo o in ambienti accademici. Ben altra cosa è invece affrontare l’emergenze on the road, in prima linea contro l’inciviltà e il crimine organizzato che ancora oggi imperversano sull’intero territorio. L’una è madre dell’altro e a vicenda si sorreggono.

Dove c’è ignoranza, inoccupazione, povertà e assenza delle istituzioni ci sarà sempre camorra. Su questo dato non c’è discussione, lo insegna la storia. Napoli non può arrendersi passivamente ad un tale miserabile andazzo. E’ finito il tempo di voltarsi dall’altra parte, di far finta di niente chiusi nel meschino interesse personale e preoccupati solo di innaffiare il proprio orticello. In sintesi : Napoli game over? Di questo passo ci siamo molto vicini….

Alfonso Maria Liguori

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Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.