Torre Annunziata in strada per salutare Giancarlo Siani

sianiUna manifestazione, una festa, un momento di gioia. Tutto questo è stato, oggi, il ritorno della Mehari  di Giancarlo Siani a Torre Annunziata, giornalista de “Il Mattino” ucciso brutalmente all’età di 26 anni dalla camorra oplontina. Per questo motivo, oltre tre mila persone tra studenti, semplici cittadini e forze dell’ordine hanno sfilato, dietro l’auto verde del giornalista guidata dai suoi colleghi che oggi a distanza di trent’anni raccontano la città, per le strade principali di Torre Annunziata.

siani pitagora2 siani pitagoraUna giornata lunga, iniziata intorno alle nove quando nell’Aula Magna del Liceo “Pitagora – Croce” c’è stato un dibattito tra i ragazzi e le autorità politiche e militari: il Sindaco Giosuè Starita, il procuratore della Repubblica Armando D’Alterio, il maggiore dei Carabinieri Michele De Riggi, il vice questore Vincenzo Gioia, l’assessore regionale all’istruzione Lucia Fortini. Dopo la visione di un breve filmato sulla vita del giornalista, significativi sono stati gli interventi di coloro che quotidianamente combattono la mafia, la camorra o qualsiasi organizzazione criminale.

siani (5)“Dall’inizio della mia carriera – afferma il procuratore della Repubblica D’Alterio – mi sono occupato di mafia, fino a quando per motivi personali chiesi di essere spostato in un altro settore. Dagli omicidi sono passato alle piccoli liti familiari, un mondo completamente nuovo. Però, un giorno, un ragazzo di diciotto anni mi fece cambiare idea sul mio lavoro dicendomi: perché non torni ad occuparti di quello per il quale sei portato? Quel ragazzo era mio figlio e quel giorno mi ha dato la speranza in tutti i giovani. Noi ci mettiamo l’impegno e la voglia di fare ma per riuscire in quello che ci prefissiamo abbiamo bisogno di tutti, dai più piccoli ai più grandi.”

siani (12)Emozione fortissima non solo per coloro che hanno avuto l’opportunità di guidare l’auto di Giancarlo, tra cui il nostro direttore, Gennaro Cirillo, ed il caporedattore Francesco Ferrigno, ma anche per lo stesso Paolo Miggiano, coordinatore della Fondazione Polis, e per l’assessore Antonio Irlando, tra i promotori della manifestazione, che sono stati presenti per l’intera giornata. Una volta giunti all’Istituto Comprensivo “Parini – Rovigliano” ha espresso tutta la sua gratitudine per la città: “Grazie veramente per questa giornata di festa, grazie. Prima di lasciarvi, però, ho da esprimere solo un mio pensiero e mi rivolgo ai tanti bambini qui presenti. Siani per tutti noi è stato un maestro, un buon maestro così come quelli che avete nelle vostre scuole. Non serve solo una grande festa per cambiare le cose ma anche un impegno giornaliero costante seguendo i consigli dei vostri maestri di vita. Sapete quanti siamo in Italia? 50 milioni. E i camorristi? Molti di meno! Questa battaglia la dobbiamo vincere noi! Non confidiamo solo nelle forze dell’ordine, abbiamo bisogno di tutti, nessuno escluso.”

siani (13)Torre Annunziata ha dimostrato che Giancarlo Siani non è morto invano, e soprattutto non è stato dimenticato. Giancarlo vive ancora, e l’auspicio è che ogni persona che ha partecipato oggi alla manifestazione, specialmente i più piccoli, possa avere come esempio la sua qualità migliore: il coraggio di non fermarsi mai davanti a niente.

Gennaro Esposito

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