Rilanciare il quadrilatero d’oro per lo sviluppo del comprensorio stabiese

Comune di LettereValorizzazione degli scavi di Stabiae, realizzazione di un collegamento ferroviario turistico, riqualificazione di Valle dei Mulini e riutilizzo dell’ex carcere: è il quadrilatero d’oro su cui punta la Regione per il rilancio turistico dell’area stabiese.

Il tutto, con un unico denominatore: la riscoperta delle antiche tradizioni che, soprattutto a Gragnano, significa avere un’attenzione particolare verso la produzione di pasta Igp. Di prospettive di sviluppo si è discusso nella città dei Lattari, durante un sopralluogo effettuato da Serena Angioli (assessore regionale ai Fondi Europei), insieme al consigliere regionale Alfonso Longobardi e ai sindaci del comprensorio. In particolare, la visita ha interessato la storica tratta ferroviaria (inaugurata nel 1885 dal re Umberto I di Savoia e chiusa nel 2010 in quanto ritenuta un “ramo secco”da Trenitalia), la Valle dei Mulini e l’ex carcere di via Petrelloni.

Il tour ha interessato anche altri comuni, soffermandosi sul Castello Medievale di Lettere e su alcune aree di Casola di Napoli. “È stata una visita importante – ha affermato la Angioli – per capire come sviluppare un programma di interventi pubblici e in sinergia con investitori privati. In tal modo si potrà creare sviluppo, a patto che si proceda in sinergia tra azione pubblica e gestione dei privati. Occorre però – continua – una volta definito il progetto di sviluppo d’area, avere sincronia dei tempi e massima collaborazione tra istituzioni e investitori per utilizzare al meglio gli assetti che saranno individuati. Considerato inoltre l’ampio patrimonio di beni culturali presenti, occorrerà assicurare il coinvolgimento della Soprintendenza”.

Tra i progetti previsti c’è anche la realizzazione di un “Expò permanente dei prodotti e delle risorse naturali dei Monti Lattari”, in modo da fornire ai turisti un itinerario coerente e rispondente alle vocazioni del territorio: la location individuata è proprio l’ex carcere. “Ma punteremo anche sugli scavi di Stabiae e sulle altre ricchezze del comprensorio – afferma Longobardi – I visitatori che raggiungeranno l’area stabiese potranno fermarsi per diversi giorni e scoprire le nostre ricchezze archeologiche, paesaggistiche, naturalistiche, storico – religiose ed enogastronomiche. Il progetto di sviluppo potrà dunque determinare un programma di rilancio, capace di dare impulso all’economia del territorio”. Ma non è tutto. In fase di studio c’è anche la trasformazione dell’antica tratta ferroviaria Gragnano – Castellammare – Torre Annunziata in una linea tranviaria veloce ed ecologica.

Nei giorni scorsi è stata effettuata un’attività di pulizia sul posto da parte di Rete Ferroviaria Italiana. Intanto, secondo una prima bozza del progetto, ripresa da un vecchio protocollo d’intesa tra i Comuni del comprensorio, la nuova linea tranviaria avrà numerosi punti di interscambio sia con i treni Fs nella stazione di Castellammare, sia con i treni della Circumvesuviana e con il porto turistico stabiese. La vecchia tratta Gragnano – Castellammare (soppressa in quanto ritenuta un ramo secco dagli organi competenti) diventerà di fatto una sorta di scambio terra – mare, senza alcun impatto ambientale. “La città di Gragnano – afferma il sindaco Paolo Cimmino – diventerà il fulcro di questo progetto turistico che punta a riqualificare l’intero territorio dei Lattari, con numerose risorse da sviluppare, grazie ad una collaborazione istituzionale a livello regionale, statale ed europeo”.

FraFu

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