Indagata per voto di scambio, il presidente della commissione regionale Anticamorra protocolla le dimissioni

monica-paolinoE’ ufficiale, il consigliere regionale Monica Paolino ha protocollato nella mattinata di ieri, lunedì 21 settembre 2015, le sue dimissioni da Presidente della Commissione Anticamorra e Beni Confiscati.

Già annunciate negli scorsi giorni, le dimissioni dell’onorevole Paolino sono giunte dopo la bufera politica che la vede indagata per voto di scambio politico-mafioso e che ha coinvolto anche suo marito, il sindaco di Scafati Pasquale Aliberti ed alcune personalità a loro molto prossime.

“Come annunciato nei giorni scorsi – ha dichiarato il consigliere Paolino – questa mattina, ho rassegnato le dimissioni da Presidente della Commissione Anticamorra e Beni confiscati. Gesto che ho ritenuto necessario nel rispetto delle istituzioni. Ringrazio quanti mi hanno manifestato la loro vicinanza e solidarietà. Confido nell’operato della Magistratura e spero si possa chiarire quanto prima tutta la vicenda, appena avrò notizie dei fatti che mi vengono contestati”.

Questa la reazione di Francesco Emilio Borrelli, capogruppo di Campania Libera, PSI e Davvero Verdi: “I beceri attacchi che Forza Italia e altri esponenti del centro destra stanno portando avanti contro il Governatore De Luca per aver sollecitato le dimissioni del Presidente della commissione anticamorra colpita da una gravissima accusa giudiziaria sono ridicole. Che si apettavano che De Luca tacesse dinnanzi a questa vergogna? La Presidente Paolino voluta in quel ruolo che spetta alle opposizioni dall’ex Presidente Caldoro e dal centro destra avrebbe dovuto dimettersi un secondo dopo l’avviso di garanzia che l’ha colpita e invece ha tentato di resistere dando a nostro avviso l’immagine peggiore di quella politica incollata alle poltrone e distante dal senso della misura. Per questo siamo stati durissimi con lei e con Forza Italia annunciando che con le buone o le cattive sarebbe dovuta andare via.

Eravamo pronti anche a chiedere lo scioglimento della commissione se non si fosse dimessa vista che per statuto non era sfiduciabile. Solo il Senatore De Siano forse avvezzo a metodi violenti e squadristi ha scambiato queste parole per minacce fisiche facendo l’ennesima brutta figura. In ogni caso il prossimo presidente non è scontato che spetti a Forza Italia visto i nomi che stanno proponendo e visto lo scarso rispetto per le istituzioni che hanno dimostrato. Ci sono diverse realtà che svolgono l’opposizione in consiglio e visto che noi pretenderemo un nome condiviso con tutto il consiglio potrebbe toccare a qualcun altro”.

Raffaele Cirillo

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